Il prossimo 28 ottobre, presso la direzione regionale rifiuti, si terrà la conferenza dei servizi per valutare l’ampliamento della discarica di Borgo Montello, operazione che comporterà un aumento di circa 38 mila metri cubi di rifiuti. Proprio in questi giorni c’è stata una concessione da parte della Regione di un’autorizzazione, alla Società Indeco, per la realizzazione di un impianto a biometano e, nello stesso frangente, la Systema Ambiente ha chiesto una decisione in merito alle autorizzazioni già richieste per la sopraelevazione degli invasi.
Una situazione allarmante alla quale l’amministrazione deve fornire risposte e invece, lunedì prossimo, la Commissione Ambiente e Politiche Energetiche si riunirà per trattare la bozza del Regolamento della detenzione e tutela degli animali senza occuparsi, quindi, del più urgente tema della discarica di borgo Montello.
La Consulta dei Borghi, Associazione che si propone di sviluppare e promuovere tutti gli interventi utili per favorire la collaborazione e la cooperazione con le amministrazioni competenti (comunale, provinciale e regionale), dopo aver interloquito con il referente del Comitato “Cittadini di Via Monfalcone”, geom. Giorgio Libralato, ha accettato di farsi portavoce di questa problematica che, alla luce dei nuovi sviluppi, rappresenta l’ennesimo problema per una comunità già ampiamente messa a dura a prova a causa delle vicinanza con la discarica.
“La Consulta vuole essere di supporto al Comitato “Cittadini di Via Monfalcone” – afferma Valentina Di Meo referente e portavoce della Consulta dei borghi – e vuole sottolineare che la discarica non riguarda solo Borgo Montello e le zone limitrofe come Bainsizza, Santa Maria e Le Ferriere, ma riguarda l’intera città di Latina. L’inquinamento no ha né muri né barriere pertanto l’ampliamento previsto rappresenta un pericolo per tutti – spiega Valentina Di Meo.- Abbiamo il dovere di fare in modo che i riflettori non si spengano su questa vicenda e, a tale proposito, la Consulta dei Borghi ha formalmente chiesto di partecipare al tavolo della Conferenza dei Servizi in programma il 28 ottobre. Ad oggi – continua il Presidente della Consulta – non si conosce lo stato delle attività di bonifica e, quello che è certo, è che i cittadini tutti e i residenti nella zona in particolare sono preoccupati per le loro sorti. Per questo motivo la Consulta aderisce all’appello del geom. Giorgio Libralato, lanciato a tutte le forze politiche e sociali ai vari Enti e alle istituzioni, sulle gestione del territorio condivisa con i cittadini che hanno subito per quasi 50 anni una dolorosa servitù sulla quale bisogna arrivare a scrivere tre parole: fine, bonifica e risarcimento. È il tempo di atti chiari – precisa ancora la referente della Consulta dei borghi – netti, precisi e condivisi”.
La Consulta dei borghi, infine, si sta occupando anche di un altro grande problema che riguarda borgo Grappa, problema legato al porto di Rio Martino. Per questo motivo è già stata depositata istanza, alla Provincia di Latina, per convocare urgentemente il tavolo sullo stato di avanzamento del progetto del porto. La Consulta ha chiesto al Presidente della Provincia, Carlo Medici, di convocare tutti gli organi di competenza per dare risposte concrete ad un territorio, quello di borgo Grappa appunto, che sta perdendo la sua vocazione turistica anche a causa della mancata funzionalità di Rio Martino.
Chiara Ruocco