Per gli amanti dell’ozio, per quelli che amano stare stravaccati sul divano senza fare esercizio, stuzzicando a tutte le ore libere e mettendo su peso, è arrivata una pillola frutto degli studi di Aberdeen e Pechino, per fare più esercizio e perdere qualche chilo.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista PLOS Genetics e mette in risalto quanto le abitudini degli occidentali siano diventate sempre più sedentarie. Tanto per fare un esempio, in Italia il 41% della popolazione, circa 25 milioni di italiani, non fa attività fisica di nessun tipo per una buona parte dell’anno. Gran parte degli europei, degli statunitensi e in generale di tutti gli abitanti dei paesi industrializzati devono fare i conti con il fenomeno dell’obesità, il problema di salute più diffuso e comune al mondo. Gli studi condotti in Scozia e in Cina vogliono sconfiggere il fenomeno dell’obesità, ritenendolo un fattore genetico che è possibile mutare grazie ad una pillola. Il gene in questione è l’IRX3, responsabile della massa corporea e della sua composizione. Già nel 2007 era stato scoperto l’FTO, ritenendolo erroneamente quello che si è dimostrato essere poi l’IRX3.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questo farmaco rappresenta la svolta per disinnescare questa bomba a orologeria comune a tutti i paesi ricchi, alle prese con un’epidemia di obesità. Al di là dei toni che vengono usati dai megafoni dei presidenti, il consiglio di cercare di tenersi un po’ in forma è vecchio come il mondo, ma è sempre attuale.
C’è chi ritiene che disattivando o bypassando il gene che controlla il nostro peso, si perde il 30% della propria massa corporea, indipendentemente dal dieta o sport. Gli effetti collaterali? Per l’uomo è difficile riuscire a bypassare il gene senza compromettere qualcos’altro. Per il momento gli esperimenti sono stati condotti su dei topolini e nonostante gli animali fossero nutriti con diete caloriche, non ingrassavano, non accumulavano grasso, restando sempre sotto quel 30%. Un risultato straordinario quanto sconcertante.
Scienza o fantascienza? Il tempo ci chiamerà a giudizio.
di Fabio Benedetti