La legge, che ha esteso i suoi benefici a tutte le professioni ordinistiche e non, permette di coinvolgere una vastissima platea di destinatari, pari a circa 175mila professionisti. Il diritto alla giusta retribuzione è un diritto per noi fondamentale e che riguarderà tutti i contratti professionali e gli affidamenti siglati tra professionisti e pubbliche amministrazioni del Lazio.
“Abbiamo così vietato per legge il ricorso all’utilizzo di clausole vessatorie nei contratti d’incarico o di eccessivi ribassi nei bandi della regione e delle sue partecipate. Da oggi il Lazio è una regione dove, anche grazie alle azioni concrete previste dalla legge regionale sull’equo compenso, ci sono più diritti, più tutele e più giustizia per chi lavora e dove è riconosciuta più qualità e dignità del lavoro” – così Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e ai nuovi diritti.