“Nella mattinata del 6 febbraio 2020, si è svolto il consiglio comunale, presso la sala Meddi di piazza Roma, dove all’ordine del giorno veniva portata la presentazione del Piano di Zonizzazione Acustica da parte dell’assessore Ambiente e a seguire la commissione Urbanistica per la Rigenerazione Urbana e per il Recupero Edilizio – a completamento della disamina delle due osservazioni pervenute a seguito della pubblicazione. Come comitato Borghi Rurali abbiamo partecipato all’udienza, chiedendo la possibilità di intervenire, al fine di meglio spiegare le nostre ragioni. Con nostra sorpresa nell’ascoltare il piano di zonizzazione acustica (precedentemente illustrate nelle sue cartelle), abbiamo acquisito la notizia che la zona nord di Aprilia è stata riconosciuta ad elevatissimo interesse paesaggistico ambientale, nonché zona ricca di sorgenti termali. Notizia ben accolta, in quanto il Comitato nasce e svolge la sua primaria attività in questa direzione, ovvero la tutela ambientale e delle risorse idriche. Il comitato Borghi rurali, è formato da un gruppo di persone impegnate nel sociale dove le nostre azioni sono, per lo più, rivolte alla tutela di tutti, indipendentemente dai colori politici” spiegano i membri del Comitati Borghi Rurali.
“Dopo l’analisi delle osservazioni, l’ufficio tecnico del Comune, la geometra Alessandra Scaraggi, illustrando le due osservazioni alla delibera, nel riconoscere pubblicamente l’ottimo lavoro da noi svolto, accoglieva tutte le nostre osservazioni, togliendo di fatto, nella parte di sviluppo progettuale della mappa di rigenerazione urbana, l’area agricola posta a tutela dei pozzi di captazione della fonte San Vincenzo. Non solo, durante lo svolgimento del dibattito di commissione, è emersa la presenza di errori evidenti sul CUS (Carta dell’Uso del Suolo), redatta dalla Regione Lazio. Diamo veramente atto che c’è stato l’impegno dell’Amministrazione Comunale a proporre in sede regionale, modifiche alla stessa per renderla più consona alla realtà. L’assessore Codispoti, vista la presenza di fondi finanziari, ha preso l’impegno di aggiornare la cartografia per classificare le sorgenti puntuali lineari, non riportate sulle mappe con studio analitico delle zone di ricarica delle acque minerali, anche perché, è utile ribadirlo, come comitato oltre a denunciare la presenza della sorgente Reggia di Turno, abbiamo più volte segnalato la presenza nella nostra zona, di molte altre sorgenti ancora non mappate, in alcuni casi, con una portata superiore a quella della stessa Reggia di Turno”
“E infine, per il famoso “Boschetto” antistante il sito della ex Yale, lungo la via dei Rutuli, anch’esso escluso dalla mappa della rigenerazione urbana, un’antica strada (Antica Direttrice Viaria), che collegava l’antico popolo “Ruteliano” con i castelli, più precisamente “Lanuvio”, risalente al 600 A.C., epoca Pre-Romana. La via è circondata da 2 file di alberi, alberi per la maggior parte di quercia da sughero. Il sito è di rilevante importanza storica, nonché elevato interesse forestale-ambientale, vista la massiccia fitta del sughereto. Su questo sito abbiamo avuto la disponibilità dell’assessorato ad aiutarci nell’iter di riconoscimento di area storica, insieme alla sorgente Reggia di Turno, presso la sovraintendenza ai beni culturali. Un ringraziamento, ovviamente va alla commissione che ha sorvolato sul mancato rispetto delle tempistiche di presentazione, analizzando comunque le nostre osservazioni; ai consiglieri di maggioranza e opposizione, Angelo Zanlucchi e Massimo Bortolameotti che hanno accolto con piacere il nostro appello, facendosi di fatto portavoce delle istanze da Noi presentate e da Roberto Boi, che da sempre si batte per la tutela del territorio. Dobbiamo essere sinceri fino alla fine! Alla vigilia nessuno di noi pensava all’accoglimento delle istanze, ma dobbiamo dare atto al senso civico e democratico, svolto con acume attenzione da parte dell’amministrazione”.