A partire dal mese di aprile e fino alla fine dell’anno, potranno richiedere il Contributo di libertà non solo le donne in fuoriuscita dalle Case rifugio, ma anche quelle prese in carico dai nostri Centri antiviolenza. Inoltre, in considerazione delle difficoltà economiche legate all’emergenza Covid-19 che hanno colpito con ancora maggiore durezza le donne vittime di violenza, sono state riviste le spese ammissibili. Oltre a quelle previste fino a oggi – che andavano dalla caparra per una nuova casa, all’acquisto di mobilio essenziale, dal pagamento delle utenze, alle spese sanitarie urgenti, nonché le esigenze dei figli minori – ora sarà possibile utilizzare il Contributo di libertà,
stabilito nella misura massima di €5.000 procapite, anche per sopravvenute esigenze come, per esempio, l’acquisto di generi alimentari o di supporti informatici al fine di consentire ai figli minori di seguire la didattica online.
“In queste settimane così difficili per tutte e per tutti la Regione Lazio non abbassa la guardia. #dallapartedelledonne. Sempre” afferma
Giovanna Pugliese, assessore al turismo e alle pari opportunità