“L’ampliamento del 30% che la Regione Lazio, guidata dal Partito Democratico, ha concesso alla TMB di via Valcamonica, dà il via libera all’ennesimo stupro perpetrato ai danni del nostro territorio. Legittimo che un privato, orientato verso il proprio profitto, cerchi di approfittare dell’emergenza per ampliare ulteriormente il proprio guadagno e la propria attività (pur già autorizzata a trattare 409 mila tonnellate di rifiuti l’anno all’interno di uno dei più grandi TMB presenti nella nostra Regione), meno trasparente l’operato di chi lo consente. Sfugge quali siano le mire di chi, eletto per rappresentare tutte le comunità, alla fine cede alle richieste dei privati per affrontare la fantomatica emergenza legata al ciclo dei rifiuti. Emergenze in passato create ad arte, proprio per approvare atti tutt’altro che provvisori. Da Apriliani siamo profondamente amareggiati per questo ennesimo atto ostile della Regione nei nostri confronti, che non ha incontrato ostacoli nemmeno nella Provincia di Latina, ente che pur ridimensionato esiste ma che invece in questa circostanza ha preferito eclissarsi, scegliendo la via più comoda: non rispondere affatto e non prendersi alcuna responsabilità. O peggio seguire quella che, salvo qualche eccezione, pare la linea del loro partito” spiega il Coordinamento della Lega di Aprilia.
“Riteniamo che a questo punto sia Aprilia stessa a doversi difendere dall’ennesimo scempio; al di là delle appartenenze politiche, bisogna portare avanti una battaglia in difesa della nostra città sotto attacco, messa a rischio dall’ambiguità degli enti sovraordinati e bersagliata da continue proposte per nuovi impianti. Ci domandiamo però in che modo possa difenderci una amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Terra che, tralasciando i rapporti amichevoli intrattenuti in passato tra l’ente e l’azienda, in un recente passato con il sindaco nel ruolo di facente funzioni, vantava la presenza di personaggi che dagli scranni dell’aula consiliare parlavano della presenza della Rida Ambiente ad Aprilia come di una grande opportunità e nell’approvare un ampliamento che veniva fatto passare come ratifica di decisioni già prese in altre sedi, lodava come fosse un vantaggio la chiusura sul territorio del ciclo dei rifiuti, garantita dal TMB di via Valcamonica. Un impianto ricordiamo, autorizzato a operare agli inizi degli anni 2000 anche con l’avallo del sindaco Antonio Terra, all’epoca assessore all’urbanistica. Una domanda legittima, quella che vogliamo rivolgere alle civiche che oggi urlano e sbraitano, si indignano e inveiscono contro la decisione di una Regione Lazio che si guardano bene dall’attaccare a viso aperto, forse perché fino a non molto tempo fa vantavano rapporti tanto diretti, in particolare per tramite di un consigliere eletto in una delle liste di maggioranza, che qualche mese prima della tornata amministrativa figurava tra i candidati di una civica in appoggio alla candidatura alla presidenza della Regione di Nicola Zingaretti” afferma la forza di opposizione del centrodestra.