“Purtroppo per quanto riguarda la nota vicenda RIDA, conseguente alla decisione da parte della Regione Lazio, di concedere l’ampliamento per aumentare la disponibilità di aree destinate allo stoccaggio, non ha un solo colpevole, ma i compartecipi di questo ennesimo delitto commesso nei confronti del territorio sono diversi.
Oggi si punta il dito contro gli uffici della Regione Lazio che hanno dato il via libera a questo ampliamento, ieri la responsabilità era della Provincia di Latina, che a dispetto di quanto detto e assicurato dal proprio Presidente della Commissione Ambiente, non ha presentato opposizione al progetto e non si è presentata alla conferenza dei servizi; questa mancata partecipazione della Provincia è stata interpretata come silenzio assenso. In questo contesto, ci riferiamo a quello provinciale, gli attori sono il Presidente della Commissione, nonché già candidato a sindaco nel 2018 alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Aprilia ovvero, Domenico Vulcano, e l’altro componente della Commissione, il sindaco di Aprilia, nonché consigliere provinciale Antonio Terra. Comprendiamo che pur di lavarsi le mani dalle responsabilità, in questo senso entrambi si sono scagliati contro il Presidente della Provincia, Carlo Medici, che ha annunciato ricorso al TAR contro la decisione della dirigente del Dipartimento rifiuti della Regione.
Se è questo il modo che Terra e Vulcano intendono per difesa del territorio non ci stupisce che gli stessi si siano eclissati sperando che qualcuno se ne occupasse al posto loro, ma il comportamento di Terra, sindaco da 8 anni e con un esperienza da assessore quasi pari, lascia molto perplessi per la superficialità dimostrata (avrebbe potuto richiamare e preoccuparsi parlando sia con Vulcano che con Medici); diversamente, l’atteggiamento tenuto da Domenico Vulcano è davvero preoccupante in quanto ha dimostrato di non conoscere neanche le competenze che ha accettato di svolgere nel ruolo di Presidente della Commissione, e voleva fare il sindaco?
Altra questione invece quella dell’ex assessore all’ambiente Alessandra Lombardi che nel novembre del 2012, quando il Consiglio comunale approvò la variante urbanistica che consentirà alla RIDA di ottenere sì il vero ampliamento, addirittura non si presentò in Consiglio comunale e il consigliere della Rete dei cittadini, Consolandi, votò a favore; dove era la sagoma dell’assessore Lombardi nel novembre del 2012?
Anche allora il sindaco Terra volle mettere bene in evidenza che si trattava di una richiesta della Regione Lazio, come mai all’epoca nessuno protestò?
Anzi, ci sembra di ricordare che per giustificare quella variante Marchitti, Terra e qualcun altro giudicarono l’impianto in questione addirittura una ricchezza per il territorio perché avrebbe consentito la chiusura del ciclo dei rifiuti ad Aprilia, cosa che altri comuni non avrebbero potuto mai ottenere, e rappresentando addirittura un ritorno economico per i cittadini della zona. Oggi, ad otto anni di distanza da quell’atto, abbiamo che l’Azienda, che ha ottenuto l’ampliamento, non paga i ristori e per questo ricorre anche presso gli organi deputati e che il comune non può riscuotere quasi € 8.000.000 di quei ristori, ma l’azienda di via Valcamonica continua ad ottenere permessi su permessi; in merito a ciò ci chiediamo se non ci sia stata ipocrisia, superficialità e incompetenza dei politici locali.
Inoltre chiediamo come mai il Comune di Aprilia mette alle strette il Presidente della Provincia facendogli annunciare un ricorso al TAR e non si preoccupa lui per primo ad adire alle vie legali?
Perché malgrado il sindaco in un’intervista si faccia vanto di aver sospeso i lavori della Rita ma non si dettaglia l’esito del sopralluogo effettuato dalla Polizia locale sul cantiere ed il verbale dell’intervento non è mai stato fornito ai consiglieri/commissari comunali o reso pubblico?
Ovviamente resta grave la mancata presenza dell’assessore regionale alla Commissione ambiente, di venerdì scorso, il quale dimostra che quando si tratta di fare passerella, o di ricambiare visite di cortesia con i presunti referenti del PD che sono in maggioranza, si presenta ad Aprilia, mentre quando deve rispondere puntualmente sul ciclo dei rifiuti o vicende spinose preferisce assentarsi dalla discussione.
Per quanto ci riguarda abbiamo contattato i nostri consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle affinché si facciano promotori delle necessarie iniziative in merito alla vicenda.”