Domenica 13 aprile alle ore 19.30 sarà possibile assistere per la prima volta ad Aprilia, in Piazza Roma, alla Passione Vivente di Cristo, con attori in costume d’epoca. L’iniziativa è promossa dal Centro APS “Verso la Saggezza” , in collaborazione con l’associazione “Lo Scrigno”e con il beneplacito di Don Franco Marando, della Chiesa Arcipretale di S. Michele Arcangelo di Aprilia.
La Passione Vivente è patrocinata dal Comune di Aprilia ed è unico nel suo genere nella nostra città in quanto si terrà negli abiti del tempo e rappresenterà gli ultimi giorni di Cristo, dall’ultima cena e dall’orto del Getsemani, al processo davanti al Sinedrio, poi al processo davanti a Pilato e via Crucis, toccando i momenti più commoventi della passione fino alla Crocifissione e Deposizione.
“L’evento – spiega la presidente dell’associazione “Verso la Saggezza”, Giacoma Modugno – avrà luogo per la prima volta ad Aprilia. Si tratta di una rappresentazione che avrà luogo in Piazza Roma con vari quadri scenografici, da realizzare, sia su un palco che dovrebbe essere allestito di fronte al Palazzo Comunale, che sul sagrato della Chiesa si S.Michele e si concluderebbe con il quadro finale del Golgota, davanti all’ingresso principale della Chiesa, così come richiesto esplicitamente da Don Franco.
La durata della rappresentazione sarà di un’ora e mezza circa e le figure protagoniste siano esse recitanti o semplicemente comparse saranno tante, come comporta un’opera di così grande respiro e il tutto sarà sorretto da due voci narranti che faranno da fil rouge per una migliore comprensione e partecipazione da parte del pubblico, guidandolo attraverso alcuni cenni sulla nascita di Gesù e i momenti più importanti della sua vita, passando per l’ingresso in Gerusalemme, l’ultima Cena e lavanda dei piedi ai discepoli, istituzione dell’Eucaristia, l’agonia nel Getsemani, il tradimento di Giuda e l’arresto, il processo davanti Pilato, la flagellazione, la condanna a morte e alcuni momenti più significativi della Via Crucis, culminando nella Crocefissione sul Golgota, a conclusione di tutta l’opera.
Vogliamo stimolare la partecipazione dei cittadini di Aprilia a tale evento ed invitarli ad apprendere, ricercare, scambiare ed esibirsi interagendo nel contesto spirituale e culturale di un programma innovativo e originale realizzando un polo documentario di servizio e divulgazione culturale e religiosa. Lo scopo principale dell’esperienza della Passione vivente non è tanto quello di realizzare un evento culturale o folcloristico, ma di permettere a tutti di comprendere il mistero centrale dell’esperienza cristiana: la Passione e la Morte di Gesù Cristo nella sua semplice drammaticità, senza effetti speciali o accattivanti. Vogliamo creare, sì, un momento di cultura e riflessione, ma anche un momento di coinvolgimento di tantissimi cittadini, anche come comparse, che si improvvisano apostoli, popolane, soldati, sacerdoti e che si impegnano nella realizzazione di costumi semplici per la realizzazione di questo evento suggestivo ed emozionante.
Il tutto sarà coadiuvato da scenografie adeguate, musiche, luci ed immagini, che , coinvolgeranno tutti gli attori e comparse in simbiosi con il pubblico presente, che parteciperà attivamente alla rappresentazione. Tutto il progetto è nato da un’idea di Francesco Vuturo, che ha voluto presentare nella propria città un tale evento affinché divenisse un appuntamento annuale per tutti gli apriliani credenti e non, in modo da far rivivere la Passione di nostro Signore come alto momento di aggregazione che, in un excursus scenografico, vedrà i protagonisti , tutti apriliani, impegnati, a vario titolo, e compartecipi diretti dell’ evento. Lo stesso regista ha già dichiarato che questa sarà soltanto la prima di una lunga serie di rappresentazioni che darà lustro alla nostra città e farà avvicinare alla Chiesa sempre più persone, rendendo emozionante e accessibile, specie per i bambini, il racconto di Colui che per amore nostro si è immolato fino all’estremo sacrificio”.
Una manifestazione che rappresenta il desiderio di partecipazione, di condivisione e di profondo sentimento religioso che unisce tutti coloro che stanno lavorando da tempo alla messa in scena.
Melania Limongelli