L’esercitazione consiste nel simulare, nel corso della mattinata, una situazione emergenziale connessa a un maremoto generatosi lungo le coste del Mar Tirreno, con l’obiettivo di testare i flussi di attivazione, di comunicazione e i modelli di intervento delle diverse Strutture di comando e operative che devono gestire l’emergenza. Non sarà attivato il volontariato sul territorio né tantomeno allertata la popolazione. Verranno, altresì, testati il sistema di allertamento SIAM del Dipartimento nazionale di protezione Civile e i Piani di protezione civile degli 11 Comuni coinvolti.
All’esercitazione hanno preso parte, oltre all’Agenzia Regionale di protezione civile e ai Comuni litoranei della provincia di Roma, le Forze di Polizia, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di porto, l’ASL, l’ARES-118 e la Croce Rossa, e Osservatori inviati dall’Agenzia e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per un totale di circa 100 operatori che hanno dovuto prendere decisioni per gestire al meglio l’evento.
Sono stati costituiti il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS) presso la Prefettura, i Centri Operativi Comunali (COC) presso i Comuni interessati dall’esercitazione e la Sala Operativa Regionale di Protezione Civile (SOR). È stata, altresì, attivata una Exercise Room (EXCON) gestita dall’Agenzia, che avrà il solo compito di inviare e gestire le richieste di attività emergenziali improvvise nei confronti dei partecipanti all’esercitazione.
“Maremoto Nord” prosegue il programma di prevenzione da rischio maremoto intrapreso dalla Regione Lazio e iniziato un anno fa con una simile esercitazione nella provincia di Latina.
“Maremoto Nord” è una delle attività all’interno della Settimana Nazionale della Protezione Civile promossa dal Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Chiara Ruocco