Con lo slogan NON MI CHIAMERO’PIU’ BORGATA, si è svolta venerdì 11 Aprile a La Gogna, l’assemblea organizzata dal Partito Democratico di Aprilia nel corso della quale è stato presentato un programma di interventi per il miglioramento della drammatica condizione igienica, ambientale e sociale delle borgate apriliane.
L’obiettivo del programma è la realizzazione, nel giro di un decennio, delle opere di urbanizzazione nelle periferie, in primo luogo le reti fognarie e idriche. Si avvia così il recupero e il risanamento di un territorio che vede la presenza di circa 25.000 abitanti distribuiti su 55 insediamenti spontanei.
Circa 90 milioni di Euro le risorse per le opere di risanamento che saranno reperite dal bilancio comunale, un milione di euro l’anno attraverso mutuo da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti; dal pagamento degli oneri concessori previsti per ottenere la concessione in sanatoria da parte dei cittadini; da una tassa di scopo a carico di aziende per la produzione di energia elettrica, aziende inquinanti e altre aziende particolari; dai finanziamenti regionali della Legge 6/2007 e, infine, dai finanziamenti comunitari.
Si prevede la costituzione di un’Agenzia comunale per il risanamento, che dovrà definire i programmi e le priorità degli interventi e compiere il controllo sulla loro attuazione.
Dell’Agenzia dovranno far parte rappresentanti dell’amministrazione comunale, della Regione Lazio, del Coordinamento dei Consorzi, dei Comitati di Quartiere e degli ex ATO.
L’Assemblea ha registrato una vasta partecipazione di cittadini e dirigenti del Coordinamento dei Consorzi di numerose borgate, con la presenza e gli interventi di rappresentanti delle istituzioni a livello comunale, regionale e nazionale: l’Assessore Civita, il Consigliere regionale Forte, i Consiglieri comunali Tomassetti e Giovannini, il Sindaco Terra e il Vice Sindaco Gabriele. Anche il Senatore Moscardelli ha voluto essere presente e portare il proprio contributo alla discussione.
La manifestazione si è aperta con una relazione dell’Assessore Civita, che ha sottolineato l’impegno ultra decennale dei rappresentanti del Partito Democratico a favore degli interventi per il risanamento delle periferie apriliane. Grazie a questo impegno sono stati assegnati finanziamenti al Comune di Aprilia fin dalla fine degli anni 90 e si è approvato un provvedimento di carattere straordinario, la legge 6/2007 che ha consentito di vedere Aprilia destinataria della maggior parte dei finanziamenti previsti dalla stessa legge.
L’Assessore Civita, in chiusura, dopo gli interventi dei diversi rappresentanti delle istituzioni e dei cittadini, ha confermato l’impegno del Partito Democratico nella Regione Lazio a intensificare la sua azione e dare continuità agli interventi per il risanamento degli insediamenti spontanei della periferia apriliana. Ha, inoltre, assicurato che la ripartizione dei finanziamenti regionali previsti per quest’anno vedrà Aprilia sicuramente al primo posto per quanto riguarda la loro entità.
“Questa iniziativa del Partito Democratico” – afferma Silvano De Paolis-assume un particolare valore perché per la prima volta una forza politica cittadina affronta il tema del risanamento delle periferie con un disegno organico al di fuori delle contingenze politiche e elettorali, sempre caratterizzate da impegni e proposte generiche da parte dei diversi partiti, quasi mai tradotte in iniziativa politica all’interno del Consiglio Comunale.”
“Nel merito dei vari punti del programma i tempi indicati nel periodo 2014/2024, sono inevitabili, data la dimensione delle aree sulle quali intervenire e la quantità di risorse necessarie.
Per rendere meno gravosa l’attesa per i cittadini che potranno avere la rete fognaria negli anni più lontani, occorre riprendere in esame la proposta del prelevamento dalle fosse biologiche a prezzo politico, secondo il progetto a suo tempo concordato con l’amministrazione e potendo contare nei prossimi anni su più depuratori, tutti nell’area periferica di Aprilia, nei quali versare i reflui.
Sulle risorse, le fonti di provenienza indicate sono tutte valide; qualche perplessità ci sembra opportuno esprimere sulla tassa di scopo. Anche l’ipotesi di utilizzare gli oneri concessori che i cittadini pagano per le opere di urbanizzazione nella propria borgata è una scelta da evitare date le modalità con le quali i cittadini ricevono le cartelle.
Ciò che conta è che tutte le entrate per oneri concessori, da qualunque borgata provengano, si iscrivano in un capitolo del bilancio comunale da utilizzare solo per gli interventi di urbanizzazione primaria e non dispersi in mille rivoli.
Sulla composizione dell’Agenzia Comunale per il Risanamento si tratta di capire se l’ATO ha ancora una funzione da assolvere alla luce dei recenti provvedimenti legislativi; per quanto riguarda le funzioni dell’Agenzia, in particolare quella di definire le priorità annuali e triennali da finanziare, è opportuno tenere conto che obiettivo principale deve essere quello di evitare finanziamenti a pioggia e operare secondo il principio che non si aprono nuovi cantieri se quelli già aperti non hanno i finanziamenti assicurati per essere completati.”
“Per finire sulle osservazioni al programma – continua- ciò che a nostro giudizio occorre ancora chiarire è quale organismo a livello regionale avrà la competenza sulle decisioni relative alla programmazione e ai finanziamenti per avviare, come indicato dal Presidente Zingaretti nel corso di un incontro nelle borgate di Aprilia dello scorso anno, un “piano” di riqualificazione urbana degli insediamenti spontanei con opere di urbanizzazione primaria e con i servizi e le strutture necessarie per il vivere civile.
Questo organismo, veniva indicato da Zingaretti in un Ufficio Regionale per l’Urbanistica che operi per la programmazione e l’attuazione del “piano” puntando sui fondi europei.
Riteniamo infine opportuno ricordare l’impegno assunto da Zingaretti per attuare un protocollo d’intesa Regione/Comune di Aprilia per affrontare con strumenti specifici il risanamento e l’assetto urbanistico delle borgate apriliane, in considerazione della loro dimensione e del ruolo svolto dai consorzi nel corso degli anni per promuovere il recupero e la tutela del territorio.
L’Agenzia Comunale per il Risanamento potrebbe così rappresentare l’interfaccia e lo strumento operativo per l’attuazione del protocollo.”
“Ci sembra opportuno sottolineare che il progetto-conclude il Presidente del Consorzio La Gogna- con i dovuti aggiustamenti, si affermerà se fra la gente e nel consiglio comunale si avrà la capacità di far diventare il tema del risanamento una esigenza della città, oltre che degli abitanti delle periferie. E questo può avvenire in primo luogo proponendo una o più sessioni del Consiglio, aperte alla cittadinanza, sul tema del risanamento delle periferie, incalzando la Giunta Comunale sugli atti e sulle scelte di sua competenza relativamente alle opere in corso di realizzazione, ai ritardi con i quali procedono, ai limiti che si registrano nel funzionamento degli uffici preposti alla realizzazione degli obiettivi indicati nel programma.”
Melania Limongelli