Con Atto di Giunta n. 23 del 10.02.2021 l’Amministrazione comunale ha deliberato di partecipare al Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, così come stabilito dal Decreto interministeriale n. 395 del 16.09.2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16.11.2020.
Un programma finalizzato alla riduzione del disagio abitativo, con particolare riferimento alle periferie ed al miglioramento della qualità della vita dei cittadini ed al rafforzamento della coesione sociale anche attraverso la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati, stanziando, per tale scopo, risorse per 853 milioni di euro nel periodo 2020 -2033. Sicuramente un’occasione da non perdere per i tanti soggetti istituzionali e privati interessati e, soprattutto, per la nostra Città .
Il Decreto è del 16.09.2020, con successiva nota informativa dell’ANCI del 20 settembre e la pubblicazione in G.U. del giorno 16 novembre. La delibera di Giunta viene emanata solo il 10 febbraio 2021, con contestuale avviso pubblico per acquisire eventuali manifestazioni di interesse per la costituzione di un partenariato pubblico-privato e fissando la scadenza, per tale manifestazione di interesse, al 22 febbraio 2021.
Da un primo esame sembra non coerente alle linee principali d’azione del programma stesso, perché dette linee privilegiano sostanzialmente il patrimonio edilizio esistenti e le aree e gli spazi degradate limitrofi o interni ai luoghi urbani.
Non si capisce il motivo di inserire nella planimetria, vaste aree agricole, oltretutto dobbiamo ricordare che il consiglio comunale di Aprilia nel 2019 con la delibera n.35, ha definito in attuazione della l.r. n.7/2017, le disposizioni attuative per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio, definendo anche planimetricamente gli ambiti territoriali sull’intero territorio comunale, basta confrontare le due planimetrie per vedere l’incoerenza.
In conclusione possiamo dire che la fretta è , da sempre, una cattiva consigliera; diciamo che, in questa fase, con il mancato coinvolgimento delle diverse realtà locali ed una scarsa gestione dei tempi, l’azione politico-amministrativa è risultata carente e poco attenta, sia in termini di accessibilità che di condivisione sociale.
Riteniamo e ci auguriamo che gli operatori economici di Aprilia interessati al programma (PINQuA), nella loro strategia imprenditoriale, abbiano già elaborato, nei loro programmi economici/industriali, dei progetti validi che possano oggi essere presentati, seppure in termini strettissimi; contestualmente però rivolgiamo l’invito all’Amministrazione comunale (sicuramente pleonastico) e che si è riservata l’insindacabilità della valutazione per l’ammissione delle proposte, a non prendere in considerazione quelle che, eventualmente, si porranno fuori dalle linee principali d’azione e dagli ambiti riportati nel Decreto interministeriale, ovvero che prevedano la realizzazione di nuove costruzioni ed il consumo di nuovo suolo, nel rispetto del termine “densificazione”, un’operazione da sviluppare su realtà già esistenti e sul potenziamento di standard urbanistici già esistenti, per apportare un miglioramento della qualità della vita della popolazione residente e non con la trasformazione di spazi aventi altra destinazione d’uso.
Come detto in precedenza, l’occasione che si è presentata è troppo importante per la nostra Città e non si può correre il rischio di vederla messa in discussione per errori di valutazione.