La questione delle antenne torna ancora in primo piano, soprattutto alla luce delle problematiche e delle polemiche manifestate anche in Consiglio.
«L’impianto di telefonia posto all’autoparco comunale di viale Europa – avverte Carmen Porcelli, capogruppo di Sinistra ecologia e Libertà – si trova ad una distanza inferiore ai 200 metri da Villa Carla.
E’ urgente che venga fatto quanto prima un sopralluogo e che si ripristini la legalità violata, applicando gli articoli 5 e 6 del regolamento per la collocazione delle antenne di telefonia mobile su aree pubbliche.
Inoltre, nell’area sottostante l’antenna di via delle Margherite i valori rilevati sono di 80 micro Tesla, mentre il valore di sicurezza è 39. Anzi mi chiedo come mai non siano state ancora intraprese verifiche dopo i chiarimenti avvenuti nell’ultimo consiglio comunale. Qui è in ballo la salute umana e il rispetto delle regole di cui questa stessa maggioranza ha fissato limiti ed ambiti».
Il capogruppo di Sinistra ecologia e Libertà, Carmen Porcelli, interviene nuovamente in merito all’oggetto della interrogazione che ha rivolto nei mesi scorsi all’assessore all’urbanistica Franco Gabriele sull’installazione dell’antenna di telefonia mobile in viale Europa e quella di via delle Margherite e sulla quale si è discusso nell’ultimo consiglio comunale.
«Abbiamo scaricato una App che permette di effettuare misure micro Tesla, e i valori che sono usciti dal test non sono affatto confortanti, né convincono le risposte arrivate in consiglio comunale, non convincono neanche le rassicurazioni basate su semplici ammissioni e non su concrete verifiche. L’antenna sorge all’autoparco che si trova a meno di 200 metri dall’area di pertinenza della clinica Villa Carla, una delle aree definite sensibili dallo stesso regolamento comunale, una situazione che dovrebbe far scattare immediatamente le misure di salvaguardia. Abbiamo misurato la distanza e non comprendiamo con quale leggerezza e superficialità dal Palazzo si ostinino a non voler mettere in discussione la vicenda e a rivedere i propri passi.
Quell’impianto in quelle condizioni non può continuare a funzionare; per il suo funzionamento sarebbe necessario attivare la procedura di rilevamento delle onde e, nel caso queste fossero superiori ai limiti previsti dalla legge, spegnere l’impianto stesso: così recita il regolamento comunale».
«Il regolamento adottato il 19 maggio 2011 dall’attuale maggioranza politica che governa la città di Aprilia ha stabilito quali sono le aree di proprietà comunale da concedere per installare impianti, quali le aree sensibili e quali provvedimenti adottare nei casi in cui gli impianti vengano installati in prossimità di aree sensibili eppure gli amministratori della maggioranza del sindaco Terra ignorano che quel documento stabilisce un monitoraggio continuo delle emissioni attraverso l’installazione di una stazione di rilevamento fissa. In mancanza di una strumentazione che è ancora lontana dall’arrivare, come si fa a stabilire, a riscontrare il superamento dei valori limite imposti dalla normativa? ».
«Rispetto a questa manifestazione di grande incoerenza, suona di cattivo gusto l’esposizione mediatica di amministratori che simulano preoccupazione per la salute pubblica e per i danni che le polveri sottili e impianti che emettono onde, provocherebbero alla salute umana e all’ambiente. Invito pertanto il sindaco Antonio Terra, primo responsabile della salute pubblica dei cittadini di Aprilia a mettere in atto tutte le procedure di verifica rispetto a quanto svolto dagli uffici preposti per il rilascio delle autorizzazioni per gli impianti di telefonia mobile concessi in Viale Europa e in via delle Margherite. Non si vuole bloccare lo sviluppo, né ostacolare le legittime esigenze di nuovi ed efficienti sistemi infrastrutturali, ma corre l’obbligo di continuare a vigilare su questioni che interessano il territorio, facendo quanto è nelle possibilità di ciascuno per assicurare ai cittadini che amministriamo la tutela della propria salute».
Melania Limongelli