“Premesso che è sotto gli occhi di tutti che la Regione Lazio è tra le regioni più organizzate per quanto riguarda la programmazione dell’erogazione dei vaccini anti Covid-19, non possiamo fare a meno di evidenziare come una burocrazia tutta italiana spesso ciò che è semplice lo renda incredibilmente complicato e frustrante per chi si imbatte nei suoi ingranaggi. È il caso di un settantenne con diverse patologie che aveva prenotato il vaccino alla ASL ROMA H di Pomezia per l’inizio di questa settimana e si è recato nel giorno previsto presso il punto vaccinale ,
Il medico presente, dopo aver esaminato le patologie riportate sui fogli da consegnare agli operatori, non ha dato il consenso alla somministrazione della prima dose del previsto vaccino AstraZeneca, poiché lo stesso non ritenuto idoneo alla patologia di questo paziente. E questo è comprensibile, anche se il consiglio su quale tipo di vaccino prenotare era stato dato dal proprio Medico di Medicina Generale. Ma il vero problema è che questo cittadino è stato mandato via facendogli presente che gli avrebbero preso loro un nuovo appuntamento per fare il vaccino Pfizer, ma senza dare nessuna assicurazione sulla tempistica dell’erogazione, senza una data certa e quindi senza un nuovo numero di prenotazione, soprattutto per capire dove gli sarebbe stata somministrata la prima dose.
I familiari preoccupati per il prolungarsi del tempo di attesa e non convinti da questa proposta, hanno provato a disdire attraverso il portale online la vecchia prenotazione che non era stata effettuata, per poterne così fare una nuova in autonomia e scegliere anche la struttura dove farla, ma senza successo, perché il sistema dice che il termine per effettuare la disdetta era scaduto!
Il TDM, tirato in causa, ha quindi contattato il numero 06 164161841 e l’operatore ha confermato che solo la ASL Roma H di Pomezia, dove aveva avuto l’appuntamento avrebbe potuto disdire. Ma neanche così è stato possibile perché la Asl a sua volta ha precisato che neanche loro potevano cancellare questo appuntamento e l’unica via possibile era quella di scrivere una email al seguente indirizzo: avatar@aslroma6.it
È un momento particolare, nel quale si parla di salute e bisogna dare sicurezza e certezza ai cittadini già tanto provati da questa assurda pandemia. Giusto aspettare il proprio turno, ma ingiusto rimettersi in coda ed aspettare chissà quanto senza poter capire neanche se veramente è stato fissato un nuovo appuntamento con il vaccino appropriato. Ma non sarebbe il caso di essere più pratici?
Insomma, ma veramente in casi come questo anziché con un click sulla tastiera per “cancella appuntamento” è stato necessario ricercare quale fosse l’iter stabilito che sia indispensabile interessare il servizio giusto tramite una email? Diteci che non è vero ed il tutto è nato per una serie di incomprensioni.
Con la speranza che quanto evidenziato serva a rendere il servizio di gestione dei vaccini Covid-19 Lazio ancora più vicino ai cittadini.”
Salve sono Rosa ho 64 anni e mi trovo nella stessa situazione del signore dell’articolo appena letto sui vaccini anti Covid.Preciso che a me La Nuvola ha rilasciato un certificato dove si evince che non posso fare il vaccino Astrazeneca per patologie varie, tutto ciò il 10 aprile; ad oggi non ho ricevuto nessuna chiamata per il vaccino indicato dal medico presente. Dopo 15 gg.mi sono recata alla Nuvola per chiarimenti ma sono potuta entrare perché mi è stato impedito dicendomi che avrei dovuto attendere ancora qualche giorno. Siamo al 30 Aprile e…….non so. Quanto dovrò aspettare ?Comunque anch’io ho provveduto ad inviare una e-mail all’indirizzo avatar@aslroma6.it sperando che qualcuno possa leggerla e rispondermi.