“Apprendiamo attraverso la stampa la volontà da parte della Giunta Raggi di acquistare il TMB di Aprilia. Ancora una volta si conferma da parte dell’amministrazione capitolina la gestione fallimentare del ciclo dei rifiuti, nonché una completa mancanza di programmazione.
La scelta dell’amministrazione Raggi è innanzitutto in contrasto con il vigente Piano Regionale dei Rifiuti dove la Regione ha previsto la suddivisione del territorio laziale in ATO completamente autosufficienti per il pre-trattamento dell’indifferenziato. L’incapacità gestionale del Comune di Roma, caratterizzata da una grave carenza in materia di programmazione dell’impiantistica per il trattamento dei rifiuti, ha contribuito in maniera quasi determinante alla non attuazione di quanto previsto dal Piano.
In secondo luogo, come già affermato dal leader di Azione Carlo Calenda, riteniamo che la scelta di trasportare i rifiuti lontano dal territorio romano sia controproducente per la stessa Capitale incidendo negativamente sul costo della TARI per i cittadini.
Come Aprilia in Azione esprimiamo la nostra totale contrarietà a quanto proposto dalla Sindaca Raggi poiché ancora una volta la Città di Aprilia si trova costretta a pagare le nonscelte del Comune di Roma che pensa di risolvere i propri problemi gravando anche sull’impiantisca presente sul nostro territorio.
L’emergenza rifiuti della Capitale non può compromettere ulteriormente la nostra Città non rispettando assolutamente quanto indicato dal Piano Regionale dei Rifiuti, in particolare: “Lo smaltimento ed il recupero dei rifiuti urbani devono avvenire attraverso una rete integrata e adeguata di impianti che abbia le finalità di realizzare l’autosufficienza nello smaltimento e nel trattamento dei rifiuti urbani non pericolosi in ambiti territoriali ottimali (ATO), […] Il Piano di gestione dei rifiuti del Lazio, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 14 del 18/01/2012, istituisce 5 Ambiti Territoriali Ottimali: ATO Frosinone, ATO Latina, ATO Rieti, ATO Roma e ATO Viterbo che, ad eccezione degli ATO di Viterbo e Rieti, non coincidono con il territorio provinciale”.
Inoltre riteniamo essenziale evidenziare quanto viene stabilito nel Piano per i suddetti ATO:
– organizzare il servizio di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati;
– garantire l’autosufficienza degli ATO per quanto riguarda il trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti
– garantire l’autosufficienza degli impianti di smaltimento di rifiuti urbani (discariche) intesa come capacità di soddisfare il fabbisogno di smaltimento dei residui di trattamento dei rifiuti urbani laziali all’interno dei territori di ogni singolo ATO.
Non è più ammissibile e accettabile che ogni amministrazione, sia comunale che regionale, pensi di risolvere i propri problemi scaricando le proprie difficoltà sui territori limitrofi.”
Annalisa Pommella