Aprilia: riparte il Teatro. Spazio 47 torna in scena con “Mannon”.
Dopo un lungo periodo di stop a causa della pandemia, riparte la stagione teatrale. Spazio 47 torna in scena con il progetto “Mannon”.
“E’ passato ormai più di un anno da quando Spazio 47 e tutti i suoi laboratori hanno dovuto rivedere completamente i propri progetti e la propria didattica per far fronte alla pandemia. Molti progetti sono stati interrotti più volte per poi essere ripresi, altri non hanno ancora potuto vedere la luce e sono lì, in attesa che gli venga data la possibilità e il tempo di reclamare il loro spazio. Mannon è un progetto nato proprio per trovare il modo di continuare il nostro lavoro nonostante le dure limitazioni che il teatro e tutto il mondo della cultura hanno dovuto affrontare. All’inizio del 2020, come di consueto, erano partiti i laboratori che avrebbero poi dovuto condurre alla messa in scena. In particolare, con il Laboratorio over 18, avevamo iniziato un lavoro di studio e approfondimento delle dinamiche recitative riguardanti il dramma psicologico e la tragedia. Come tutti sappiamo a Marzo 2020 c’è stato il primo grosso stop alle attività a causa del lockdown. Difronte all’esigenza di evitare assembramenti, nell’estate del 2020 il laboratorio teatrale di Spazio 47 si è riorganizzato in tre piccole compagnie teatrali che hanno inglobato anche il Laboratorio over 35 il quale altrimenti non avrebbe potuto continuare la propria attività separatamente. Dopo un periodo iniziale di studio in cui si sono dovuti affrontare anche temi tecnici quali la regia, elementi di scenografia e scenotecnica, illuminotecnica e drammaturgia, le tre compagnie hanno poi proceduto ad eleggere le cariche di regista e drammaturgo: il regista di ogni compagnia si è occupato dell’assegnazione delle parti che gli attori avrebbero dovuto affrontare in seguito e, naturalmente, della direzione degli attori; il drammaturgo si è occupato della riscrittura e della revisione del testo che la propria compagnia avrebbe dovuto mettere in scena. La scelta di questi ‘ruoli’ all’interno delle diverse compagnie è stata di fondamentale importanza per dare ad ogni gruppo libertà di gestione e creazione. Scrittura, regia e recitazione hanno così potuto andare avanti indipendentemente costruendo un proprio spettacolo senza essere influenzate dalla messa in scena di un altro gruppo. Il testo è stato costruito e riscritto a partire dalla trilogia ‘Orestea’ dell’autore classico Eschilo. Ogni compagnia ha affrontato uno solo di questi tre testi, in modo tale da poter produrre un progetto comune e unitario, pur mantenendo un alto grado di eterogeneità. La riscrittura dei testi è stata fatta su una base contemporanea così da allontanarsi il più possibile dalle formule espressive dell’antichità, mantenendo però un legame solido con i temi e i contenuti del grande drammaturgo greco. Nonostante la scelta di portare ‘avanti nel tempo’ queste storie, le tre riscritture risultano profondamente diverse per quanto riguarda lo stile e la forma. La regia, naturalmente, non fa eccezione. I temi portanti intorno ai quali ruotano le tre tragedie sono stati scelti indipendentemente, di conseguenza la messa in scena e le atmosfere generate dalle tre opere sono molto diverse, in alcuni momenti perfino antitetiche. E così anche la recitazione si mette al servizio di personaggi ed interpretazioni spesso profondamente diversi. Il coro, elemento fondante della tragedia classica, è stato reinterpretato e ricaratterizzato a seconda delle necessità. Inoltre i personaggi che affrontano le vicende di questa storia attraverso i vari testi sono stati analizzati e interpretati con percorsi molto lontani tra loro a seconda dell’attore o dell’attrice a cui è stato affidato quel determinato ruolo. Da un lato questo particolare processo creativo mette in luce in maniera chiara e decisa la profondità e la complessità dei testi che abbiamo affrontato, ma dall’altro è stato illuminante vivere questa esperienza facendoci carico delle molte dinamiche creative e produttive che esistono all’interno di una compagnia teatrale e, contemporaneamente, convivere in un unico sistema culturale che è stato in grado di contenere attitudini, comportamenti, pensieri e azioni molto diversi tra loro. È stato bello, una volta tanto e soprattutto in questo periodo, assistere al meraviglioso spettacolo della diversità generatrice di unità” spiega Giacomo Galantucci di Spazio 47.
Mannon, tre appuntamenti:
- Il Ritorno – dall’11 al 16 maggio 2021
- L’Agguato – dal 25 al 30 maggio 2021
- L’incubo – dall’8 al 13 giugno 2021
Nel rispetto delle norme anticontagio il numero dei posti presenti nel teatro sarà limitato ed è quindi obbligatoria la prenotazione. Prima dell’ingresso per lo spettacolo, ogni spettatore dovrà compilare l’autocertificazione e misurare la propria temperatura. Obbligo di mascherina nelle aree comuni e di passaggio. Costi: Ingresso Soci: €10.00; Ridotto: €7.00; Tessera socio 2021: €2.00. Ridotto per chi prenota e partecipa a tutti e tre gli spettacoli. Per ulteriori informazioni e prenotazioni: 3395258922 – 3898407117. Spazio47 – Via Pontina km47.015 – Aprilia (LT)
Davide Zingaretti