Ricorrere alla dieta per perdere peso sembra essere diventata solamente una perdita di tempo.
Lo dimostra uno studio pubblicato dagli scienziati della Feinberg School of Medicine, dell’università statunitense di Chicago, nell’Illinois.
Le persone che si espongono alla luce solare durante le prime ore della giornata tendono ad avere un basso indice di massa corporea (BMI). Dopo aver effettuato alcune ricerche su alcuni volontari, per determinare i fattori che influenzavano maggiormente il metabolismo, è stata trovata una sola variabile correlata al BMI, il MLiT.
Giovanni Santostasi, neuroscienziato dell’Università americana del Wisconsin-Madison, lo indica come un parametro che tiene conto del tempo di esposizione di ogni volontario a un determinato spettro di luce. In seguito a questi studi, la luce blu si è dimostrata avere il maggiore impatto sul sistema circadiano.
Lo spettro di luce blu del Sole al mattino aiuta il nostro metabolismo ad attivare delle funzioni interne specifiche. Il ritmo circadiano, il nostro orologio interno, è programmato sulle 24 ore, l’arco di tempo che scorre dalla notte al giorno. A ogni ora del giorno o della notte il nostro corpo attiva delle risposte automatiche, attivando delle funzioni che dovrebbero essere più adatte in quel determinato momento della giornata. Se la miglior coordinazione corporea avviene intorno alle 14.30 (in un ciclo standard), la più alta produzione di testosterone è probabile che avvenga intorno alle 9 della mattina. La secrezione di melatonina invece, si ferma al mattino e riparte alle sera. Questo in un ciclo standard.
Ma con i ritmi dell’industria, gli schermi lcd, il turno di notte e il caffè, il ciclo naturale rischia di andare in pensione. Di certo il Sole emetterà la sua luce più persuasiva sempre nelle prime ore della giornata, ma questo lo dicevano già i nostri nonni: Il mattino ha l’oro in bocca, Chi dorme non piglia pesci, La sera un leone, la mattina…un mattone!
Ognuno di noi conosce i propri ritmi. Il nostro orologio interno potrebbe assestarsi anche su in ciclo di 36 ore, ci sono casi in cui le vari fasi si sono dilatate o ristrette, ma è bene ricordare che alcune costanti non possono variare. Chi lo sa, magari con lo scorrere dell’evoluzione le cose cambieranno radicalmente, l’uomo andrà in letargo o svilupperà un sistema di fotosintesi come le piante, ma per il momento seguire le fasi solari è essere l’idea migliore per svegliarsi con la carica ed avere la giusta concentrazione in ogni momento della giornata.
di
Fabio Benedetti