Appello di Raffaele Trano, portavoce Camera dei Deputati, al presidente della Provincia di Latina sulla viabilità.
“Appena qualche ora è trascorsa dall’ultimo incidente stradale avvenuto sulla via Pontina nel comune di Terracina e che ha provocato alcuni feriti, e dopo che nella notte la nostra provincia è stata per l’ennesima volta sconvolta dalla notizia del decesso di un 42enne di Sezze a seguito di un altro sinistro mortale.
Solo negli ultimi due giorni era già morto un altro 47enne a Sermoneta, una bambina è rimasta gravemente ferita dopo essere stata investita a Latina, a Latina Scalo sono rimasti feriti in tre dopo un frontale tremendo, un uomo è finito contro un albero, e negli ultimi 15 giorni i morti salgono a quattro, con i decessi di un 22enne addirittura a Latina e un 65enne sulla Pontina, oltre ad altri 5 feriti.
Questa piaga della circolazione stradale assassina, inaccettabile per un Paese avanzato, non può più essere tollerata oltre. Nel giorno della memoria è opportuno allora avere forte il senso e il valore di questo così nobile principio del ricordo e della memoria, specie quella legata a una scia di sangue lunga decenni e che ha lasciato in terra centinaia, forse migliaia di persone, bambini, giovanissimi, donne, uomini, anziani. Chiunque. Una storia drammatica di dolore per migliaia di famiglie della nostra Provincia.
E’ ora di smetterla di speculare politicamente e perdere tempo solo in chiacchere inutili, fantasticando di imponenti opere buone solo a spendere qualche altra decina di milioni di euro. Si sono persi anni a parlare di aeroporti e nuove autostrade, progetti faraonici e francamente deliranti e anacronistici.
Dobbiamo compiere ogni sforzo possibile per mettere immediatamente in campo strumenti e soluzioni per arginare questa strage, questo virus ben più mortale e apparentemente invincibile della nostra stessa volontà. Servono misure di sicurezza immediate: asfalto drenante, dissuasori di velocità, illuminazione a tappeto, new jersey di ultima generazione, segnaletica orizzontale e verticale.
Insomma dobbiamo fare tutto il possibile per rendere moderne e più civili le nostre arterie stradali di primaria importanza, persino a livello nazionale e dalla densa percorrenza, dalla Pontina all’Appia, dalla Formia-Cassino alla Monti Lepini, vere e proprie autostrade della morte, che contribuiscono e a volte sono determinanti nel causare tragedie per centinaia di nostri concittadini.
Vorrei rivolgere anche un appello al neo presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli, che nella giornata di martedì ha svolto la sua prima conferenza stampa, delineando quelli che saranno i principali obiettivi del suo mandato: scuola, rifiuti, Acqualatina. Lo speriamo francamente, e fa bene a dare il massimo riguardo temi così importanti, ma ha parlato anche di viabilità, e speriamo che abbia voglia di fare molto di più di quanto non sia solo sembrato, magari a torto, dalle prime dichiarazioni. Questa è una emergenza che fa dei ritardi e della scarsa attenzione una buona occasione per ammazzare altre persone.
Il mio appello a Stefanelli è quello di poter immediatamente lavorare nell’esercizio delle sue funzioni per porre un freno a questo eccidio quotidiano.
E’ chiaro che per fare questo la macchina amministrativa di via Costa necessita del personale suficiente ma soprattutto del personale qualificato, a fare bene e a fare subito. E infatti lo stesso Stefanelli ha invocato l’immediata predisposizione di concorsi pubblici per assunzioni. Stia attento, concorsi pubblici e assunzioni da queste parti sono spesso una distorsione intollerabile oltre che penale.
Basti pensare proprio alle assunzioni pilotate a decine, forse a centinaia proprio in Provincia (operazione Un posto al sole), o l’ultima vergogna in Asl, dove la politica continua ad alimentare il suo potere assoluto. Stefanelli assuma e assuma bene e con procedura corrette e chiare per tutti, per queste scelte ricadono poi sulla qualità del lavoro di ogni singolo funzionario, che con il proprio lavoro, l’efficacia e l’efficienza, può addirittura fare parte di complessi processi che alla fine salvano pure qualche vita. Non dobbiamo lasciare più nulla di intentato.
Basta morti sulle nostre strade!”
Annalisa Pommella