Alcuni reperti archeologici dall’archivio della Biblioteca comunale di Aprilia sono stati trasferiti presso il Museo Civico Rodolfo Lanciani di Guidonia per un’esposizione temporanea.
Dal titolo “Il devoto e il suo doppio. Scoperte recenti di offerte agli dei da contesti votivi e funerari”” la mostra sarà aperta dal 24 aprile al 30 settembre. La mostra è stata presentata giovedì 17 aprile in conferenza stampa presso la Sala Refettorio del Museo Civico Rodolfo Lanciani di Montecelio, in occasione della quale ha preso parte anche il dirigente del settore cultura del comune di Aprilia Vincenzo Cucciardi.
Ha come tema il culto degli dei attraverso gli oggetti votivi degli apparati funerari,un’ occasione per celebrare il ventennale del ritrovamento della Triade Capitolina, ritornata, finalmente, nel territorio d’origine grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, nel recuperare, conservare e promuovere il patrimonio artistico ed archeologico della città di Guidonia Montecelio.
Tra i musei e gli enti prestatori che prenderanno parte all’evento il Comune di Aprilia con stipi votive di Campoleone ad Aprilia. Sono trenta i reperti di natura votiva della Roma repubblicana risalenti al periodo compreso fra il IV e il II secolo a. C.
Rinvenuti solo nel 2011, in occasione degli scavi per la realizzazione del gasdotto di via del Tufetto, in località Campoleone, sono la dimostrazione e la conferma della grande presenza di siti archeologici di notevole interesse culturale, sparsi sul territorio apriliano.
Con la delibera 58 del 31 marzo 2011, tutti i reperti ritrovati sia in via del Tufetto che a Campo di Carne sull’area dove oggi sorge la turbogas venivano affidati al Comune di Aprilia e alla Soprintendenza ai beni archeologici.
Insomma sono stati rinvenuti circa 200 reperti, che però fino ad ora non sono mai stati nè pubblicizzati nè posti all’attenzione del pubblico. Sono stati custoditi o piuttosto rinchiusi nella stanza d’archivio n.5 del Comune , in buste di plastica e senza essere catalogati, fino a poco tempo fa. Sorgenia ha poi finanziato il volume “Scavi ad Aprilia”, curato dalla soprintendente ai beni archeologici del Lazio Stefania Panella, che approfondisce lo studio degli scavi di Campo di Carne, rinvenuti con la costruzione della centrale in Turbogas, oltre a quelli del Tufetto a Campoleone.
Opere pregiate che i cittadini di Aprilia non hanno avuto la possibilità di ammirare nemmeno con una mostra temporanea. Ora il paradossa di essere esposte a Guidonia e soprattutto nel silenzio visto che l’iniziativa non è stata adeguatamente comunicata.
Un vero peccato: sarebbe stato interessante per gli apriliani conoscere di più le proprie origini, magari anche con una mostra estemporanea. Per ammirare queste bellezze, inserite nel volume “Scavi ad Aprilia” pubblicato da Sorgenia, bisognerà andare a Guidonia.
Ad Aprilia purtroppo manca un museo civico e importanti reperti finiscono nel dimenticatoio negli archivi oppure sono custoditi in altri musei della Regione.
Melania Limongelli