Non basta un semplice no alla discarica de La Cogna, da tempo chiediamo di adottare uno strumento di difesa del territorio:piuttosto andrebbe accolta la proposta del Comune di Ardea di attingere ai fondi Pnrr per le bonifiche, ed evitare
così la rischiosa soluzione semplicistica trovata dal Comune di Aprilia di aprire le porte al privato con la caratterizzazione».
“Martedì mattina si è tenuta la terza e, per legge, ultima conferenza dei servizi decisoria per la VIA del progetto di bonifica e discarica di Paguro a La Cogna. Ovviamente, neanche stavolta è stato concesso ai presentatori delle osservazioni di poter intervenire, quindi siamo stati in religioso silenzio per quasi 3 ore. Erano presenti rappresentanti del comune di Aprilia, del comune di Ardea, della Provincia di Latina, della Regione (esclusa Arpa), i comitati di quartiere, le associazioni La città degli Alberi, Tuteliamo e il dott. Andrea Ragusa.
La CdS si è aperta con l’eccezione formulata da uno dei legali di Paguro, che richiede se non sia più opportuno rinviare ad una successiva conferenza di servizi la chiusura, a valle di:
1. Condivisione del verbale/relazione finale prima della conferenza conclusiva
2. rivisitazione del parere ARPA, negativo, alla luce dei nuovi contributi ricevuti da Paguro sulle compensazioni aggiuntive
3. approvazione dell’analisi di Rischio presentato dalla Paguro
4. “parere positivo” la letterina del funzionario di Ardea
5 “parere positivo” l’ultimo parere di ARPA.
E minacciando di querelare la regione per falso in atto pubblico, se nel verbale si considera le osservazioni tecniche del 2021 del comune di Ardea come parere negativo e non si considera la nota del funzionario come parere positivo.
Riassumendo, hanno espresso pareri FAVOREVOLI: Città Metropolitana di Roma, Comando delle Scuole Aeronautica Militare, Servizio Geologico, Marina Militare, Provincia di Latina-PAI.
Parere NON OSTATIVO per la sola bonifica: ASL, Ardea.
Pareri NEGATIVI: Comune Aprila, Comune Ardea, ARPA Lazio, Soprintendenza Beni Culturali, Area urbanistica copianificazione regionale, AIA, Parere unico regionale, Area Rifiuti regionale.
Quindi i pareri favorevoli espressi proverrebbero da 7 enti, mentre i negativi da 8 enti. Però per legge si considerano silenzio-assenso tutti i pareri degli assenti che non hanno presentato esplicito parere. E comunque a Paguro non sembra accettabile il parere negativo di ARPA e i successivi pareri negativi della soprintendenza e dell’Area Urbanistica, basati sullo stesso parere ARPA.
Non basta un semplice no alla discarica de La Cogna, da tempo chiediamo di adottare uno strumento di difesa del territorio magari ponendo dei vincoli a difesa, perché ciò a cui abbiamo assistito nella sua evidenza questa mattina è che la società non ha alcuna intenzione di accettare l’eventuale responso negativo della Conferenza dei Servizi, che ha cercato fino alla fine di rinviare, annunciando fin da subito un ricorso per la mancata approvazione dell’analisi di rischio da parte della Regione Lazio. La società ha presentato delle misure di compensazione nell’area prescelta, ove realizzare la discarica, compresa la realizzazione di un pozzo per l’emungimento di acqua potabile per la popolazione residente, che sarebbe priva di servizi essenziali e a rischio salute per la contaminazione dei terreni. La Regione procederebbe con un piano di rifiuti per poi spostare fuori regione i rifiuti e riaccoglierli nella discarica di Albano. Infine, lo spettro del ricorso al Tar da parte del privato che potrebbe, secondo il parere dei legali, ribaltare ogni decisione da parte della Regione.
Fermo il no da parte del Comune di Ardea che attraverso le voci del consigliere Marcello Grillo e dell’assessore ai Beni Culturali Sonia Modica ha chiarito che il parere favorevole del dirigente di Ardea riguardava la sola bonifica e non il progetto complessivo; su questo ultimo punto le osservazioni presentate dal comune rutulo nel febbraio dello scorso anno chiariscono definitivamente quale sia la posizione. L’equivoco di esprimere parere positivo alla bonifica e negativo alla discarica ha finito anche per coinvolgere altri enti, sono state necessarie pertanto successive modifiche e integrazioni al verbale. Piuttosto andrebbe accolta la proposta del Comune di Ardea di attingere ai fondi Pnrr per le bonifiche, ed evitare così la rischiosa soluzione semplicistica trovata dal Comune di Aprilia a suo tempo di aprire le porte al privato con la caratterizzazione.
Assente la parte politica del Comune di Aprilia, i consiglieri comunali intervenuti e il parere “non ostativo” da parte della Provincia di Latina.”
Chiara Ruocco