Nel Lazio ci sono già 28 centri anti-violenza, a cui si aggiungono 12 case-rifugio, ma l’apertura di centri anti-violenza dentro le università della Regione è una novità assoluta di fondamentale importanza.
Aumentiamo gli spazi fisici in cui tutte le donne, anche le più giovani, possono andare per iniziare percorsi di uscita dalla violenza. Lo facciamo nei luoghi della cultura, dell’educazione e della crescita, nei posti dove si apprende, con l’idea di promuovere la libertà, l’autonomia e l’autodeterminazione e di porre una ferma opposizione di fronte a costrizioni, comportamenti violenti e coercitivi.
Chiara Ruocco