Dim, i megafoni in mano alla collettività

Cittadini saranno invogliati al dibattito e a trovare soluzioni insieme

L’attenzione dei media fino a qualche tempo fa era dedicata a tutte quelle situazioni che riguardavano la figura di Berlusconi. Ora con Renzi la situazione non è cambiata. Ha utilizzato megafoni amici per arrivare a colpire il cittadino con tutte quelle notizie che lo trasportano verso una sfera di informazioni quasi mai del tutto complete, ma molto superficiali. Il tutto viene concentrato nel titolo, elemento che dovrebbe attirare immediatamente l’attenzione del cittadino.

democrazia in movimento Il potere dei megafoni lo si usa anche per azzittire l’opposizione, e ciò è riscontrabile con Grillo e le sue eliminazioni, le cui vittime non hanno colpa, ma solo quella di non avere accesso a quei megafoni per proporre la propria teoria e pensiero. In questo stralcio di realtà il movimento “democrazia in movimento” non crede nei megafoni individuali, ma focalizza il suo lavoro nella collaborazione collettiva e nella forza d’insieme.

Il movimento si esprime attraverso il Portale e il laboratorio di Democrazia Diretta. Il Dim crede fortemente in diversi strumenti di comunicazione, tra cui il passaparola  e le iniziative locali, che potrebbero migliorare la forza e la credibilità del movimento facendo sentire la propria voce derivante da idee condivise e collettive. Questo movimento potrebbe avere dei risvolti positivi sulla superficialità diffusa delle informazioni, invogliando i cittadini al dibattito e a trovare soluzioni concrete per risolvere i problemi di tutti 

Melania Orazi

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