Il quartiere di Campoleone ha gran voce richiede degli stanziamenti da parte del Comune o comunque dalla regione per far fronte alle varie problematiche del posto. “Non si sta parlando – ci racconta il Presidente del quartiere Campoleone – di aiuti improponibili, si tratta di fondi abbordabili per comuni come quello di Aprilia dove le entrate sono molte. La zona di Aprilia è molto vasta, gli introiti di conseguenza sono alti. Il Comune ci ha fatto molte promesse, garantendoci un’ assoluta e importante attenzione alla frazione di Campoleone, richiedendo anche dei prestiti alla Cassa dei Depositi e Prestiti, poiché la regione non poteva rispondere a queste esigenze.
Noi stiamo ancora aspettando”. La richiesta di aiuto parte direttamente dalle lamentele della cittadinanza, che ogni giorno si trova a dover affrontare problematiche di diverso genere. Innanzitutto manca (o se esiste è indubbiamente inutile) un luogo presso il quale richiedere assistenza riguardo alla sicurezza degli abitanti. Nella zona presso la stazione di Campoleone c’è un piccolo ufficio della Polizia Municipale, che in accordo con il Comune di Lanuvio, dovevano collaborare ai fini della sicurezza del luogo, ma l’organico è ridotto al minimo con un solo ufficiale che presidia solo due volte alla settimana e a causa di ciò non può muoversi dall’ufficio. Dunque, una postazione inutile. “Inoltre – continua il Presidente Lanfranco Cozzi – la salvaguardia delle strade e della viabilità è scarsa. Io e i miei collaboratori abbiamo fatto delle richieste ufficiali, non ufficiose all’assessorato e al Sindaco, con tanto di firma e timbro per spingere il Comune a posizionare la lente di ingrandimento sulla in sicurezza delle due strade principali, Via Tufello e Via della Stazione. Le due strade, soprattutto la prima, durante il periodo delle piogge è impraticabile. Il Comune – prosegue il signor Lanfranco – ha mandato i suoi addetti sul campo, i quali hanno riscontrato che il drenaggio, ormai vecchio ed obsoleto, era ostruito, ma non hanno fatto nulla per risolvere il problema. Via del Tufello è una strada ad alto scorrimento e movimento, in ragione del quale ci sono nei pressi un supermercato, l’ufficio della posta: in quei giorni in cui gli anziani riscuotono la pensione o i lavoratori lo stipendio, questa strada diventa un far west”.
Abbiamo anche richiesto dei dossi per la zona centrale, mai realizzati”. Una delle tante preoccupazioni che affliggono gli abitanti del quartiere arriva soprattutto dallo stanziamento di un “Piano Integrato” che intende sottoscrivere la realizzazione di 300 appartamenti in un appezzamento di terra su Via Tufello, prevedendo una serie di problematiche riguardo alla viabilità, all’aumento repentino della popolazione, alla sicurezza stradale e all’allaccio delle fognature ormai obsolete. E’ stato inoltre richiesto al Comune di Aprilia di costruire in un campo sulla medesima via un parcheggio, che andrebbe a diminuire l’affollamento indegno e pericoloso a ridosso della strada e che oltretutto ostacolerebbe il doppio senso di circolazione. Per di più, chi abita in campagna ha grosse difficoltà per raggiungere comodamente il centro e, soprattutto per i pendolari, la stazione: gli abitanti utilizzano un punto di accesso artigianale che taglia in due i campi sottostanti, dopo 100 metri (invece che fare tutto il giro e ci impiegherebbero almeno 15 minuti) arrivano alla stazione con poco tempo. “I pendolari – ci spiega il Presidente – si ritrovano a parcheggiare lontano dalla stazione per non pagare. Di questo se ne sono approfittati gli abitanti della via, i quali offrono il parcheggio del proprio giardino, riscuotendo una quota minima di affitto mensile. Quello che mi rammarica molto e mi mette tristezza è il menefreghismo del Comune di Aprilia, i quali sembrano snobbare le nostre legittime richieste. Ad esempio – conclude Cozzi – il Comune di Lanuvio ha provveduto a fare molte più cose, possedendo nelle casse molti meno soldi rispetto ad Aprilia: ha asfaltato strade, ha costruito marciapiedi, rallentatori (dossi); ha costruito un complesso scolastico con scuola elementare e media con annessa palestra e vicino un parco pubblico; un’illuminazione adeguata, grazie soprattutto alle sovvenzioni della regione che sembrano prediligere la provincia di Roma piuttosto che quella di Latina. Questo accade – conclude definitivamente Cozzi – perché la zona di Campoleone è divisa in due aree di provincia diverse, Roma e Latina; le sovvenzioni del Comune del capoluogo sono più importanti. Quello che ci danneggia lo si vede nella tornata elettorale poiché i voti sono divisi, e magari con i voti della zona sotto Lanuvio servono a produrre e a definire un qualcosa; gli altri voti sono superflui se parliamo di Aprilia-Latina, poiché producono ben poco, dato che sono Comuni molto più grandi di quello di Lanuvio.”
Melania Orazi