Allarme disoccupazione nella provincia di Latina: un altro grave colpo
La Sapa di Fossanova annuncia la chiusura, mandando a casa 140 dipendenti. Infuriati operai e sindacati i quai, fino a dieci giorni fa, erano stati rassicurati sul futuro dell’azienda. La multinazionale proprietaria dello stabilimento, dopo aver venduto il sito di Bolzano, ha deciso di concentrare le attività a Feltre, a Belluno, e lasciare la provincia di Latina. Una decisione che infligge un duro colpo a tutta la provincia di Latina, territorio che fai i conti con tassi di disoccupazione altissimi.
“Nei giorni in cui a reti unificate i Tg parlano di ripresa e di “Jobs act” come panacee di tutti i mali del “Bel Paese”, è paradossale che nella “lontana” provincia di Latina ci sia l’ennesima azienda che minaccia la chiusura di uno stabilimento attivo da 40 anni”. E’ quanto dichiarano Beniamino Gallinaro, Segretario Federazione SEL Latina e Carlo Miccinilli, della Segreteria Federazione SEL Latina.
“Come partito ma soprattutto come cittadini non possiamo rimanere impassibili mentre si continua a spogliare un territorio dal suo tessuto produttivo e, quindi, a creare disagio sociale; specialmente in una provincia già pesantemente martoriata da un tasso di disoccupazione che rimane saldamente al di sopra della media nazionale.”
Anche se la crisi ancora morde, è inaccettabile quella che, a detta dei sindacati e dei Lavoratori, è parsa sin da subito come una presa di posizione unilaterale e repentina da parte dell’azienda.
“Giudichiamo inoltre come del tutto sbrigativo e superficiale”- continuano- il metodo utilizzato dall’azienda nel trattare questa situazione e ci auguriamo che saranno risolutive le trattative dei prossimi giorni e che si scongiuri il rischio di far pagare la crisi ai soliti noti.
Per questo pensiamo che queste trattative non possano non mettere al centro l’eventuale dramma che tutte le 139 famiglie dei Lavoratori e Lavoratrici dello stabilimento di Mazzocchio più le famiglie dei Lavoratori e Lavoratrici dell’indotto – a cui va la nostra più sentita solidarietà – si ritroverebbero a vivere in caso di chiusura e conseguente licenziamento.”
Gli esponenti di Sel hanno sootolineato il loro impegno: contatteranno i rappresentanti Regionali e Parlamentari, affinché si aprano tutti i canali possibili per chiarire la vicenda al più presto. “La nostra vicinanza e il nostro plauso- concludeo i rappresentanti della federazione provinciale di Sel- vanno anche e soprattutto agli Amministratori Locali della zona, i quali sono in prima linea e lottano affinché questa situazione si concluda nel migliore dei modi.”
Melania Limongelli