“Tra le leggende metropolitane circolate durante questa campagna elettorale e veicolate ad arte al solo scopo di innescare la macchina del fango contro l’avversario politico, per evitare di dare risposte chiare in prima persona, c’è anche quella secondo la quale la mia vittoria decreterebbe la morte dell’Azienda Speciale Multiservizi. Un’altra falsità. La Multiservizi, azienda che da assessore alle finanze ho contribuito a risanare, rappresenta una preziosa risorsa per la città. Ogni scelta che verrà operata sarà tesa alla salvaguardia dei servizi erogati dall’azienda e soprattutto alla salvaguardia dei dipendenti”.
Il candidato sindaco Lanfranco Principi fa chiarezza sul futuro dell’Aprilia Multiservizi. L’azienda, in liquidazione dal 10 febbraio 2017, ha seguito negli anni un lavoro di risanamento condotto dal collegio dei liquidatori di concerto con l’assessorato alle finanze. Il principale risultato è stato quello di riassorbire l’esposizione debitoria milionaria che impediva all’azienda di guardare al futuro. Una delle azioni più importanti condotte da Asam e da Lanfranco Principi, all’epoca assessore alle finanze, è stata quella di procedere nel 2019 con la rottamazione della cartella esattoriale relativa ai mancati versamenti all’Inps, che ha portato alla ridefinizione del debito passato da 11 milioni a 8 milioni di euro – con un risparmio di circa 3 milioni di euro per le casse dell’ente – e alla rateizzazione del debito residuo, pagato dal Comune con cinque tranche da 1 milione 600 mila euro l’anno per 5 anni.
“L’azione di risanamento – prosegue Principi- ha avuto un senso solo se la gestione futura sarà orientata alla salvaguardia dei preziosi servizi erogati dalla municipalizzata. Penso alla parte dei servizi al tecnologico ancora in capo ad Asam, che vanno preservati. Principalmente penso ai servizi alla persona che rappresentano un fiore all’occhiello e devono essere mantenuti e potenziati. Trovo preoccupante la poca chiarezza dell’amministrazione Terra/Caporaso. L’ipotesi al vaglio di questa amministrazione è quella di procedere con una gestione consorziata dell’ambito distrettuale che include i comuni di Cori, Cisterna e Rocca Massima non per quanto attiene l’intero settore dei servizi sociali, ma solo per la gestione di strutture come il Giardino dei Sorrisi. Ciò implicherebbe la creazione di un’entità altra rispetto ad Asam. A quel punto, cosa ne sarebbe della Multiservizi? Quali i costi? Quale sarebbe la sorte dei dipendenti? Per quanto mi riguarda ogni decisione che verrà presa dovrà servire a preservare l’azienda e soprattutto chi lavora all’interno di Asam”.
Chiara Ruocco