Variante ASI, il consorzio industriale Lazio annulla il piano del 2011.

L’assessore all’urbanistica Roberto Boi: “Un risultato importante per difendere il territorio di Aprilia da scelte calate dall’alto”.

 

L’assemblea dei soci del Consorzio Industriale Lazio approva l’annullamento della variante generale al Piano Regolatore approvata nel 2011 dal Consorzio per lo sviluppo industriale Roma- Latina. Un risultato importante per Aprilia e per l’amministrazione comunale, che aveva sempre contestato gli effetti nefasti di una variante che non teneva conto della pianificazione urbanistica e della conformazione stessa del territorio.

Questa mattina il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi e l’assessore all’urbanistica Roberto Boi, insieme agli altri comuni ed enti interessati hanno partecipato alla riunione convocata dal presidente del Consorzio Industriale Lazio dottor Francesco De Angelis. L’ente di piazza Roma e gli altri soci hanno espresso voto favorevole all’annullamento del piano Asi e all’avvio di un percorso per la redazione di una variante più aderente ai bisogni della città.

Approvata nel 2011, la variante era stata da subito oggetto di contestazione da parte dei cittadini e dell’amministrazione, perché prevedeva la trasformazione in area industriale di 120 ettari di terreni agricoli ed edificabili in maniera impropria, senza tenere conto della pianificazione urbanistica già in essere nel Comune di Aprilia. L’amministrazione comunale facendosi carico delle osservazioni presentate dai cittadini e approvate in consiglio comunale, era riuscita ad ottenere una modifica parziale del piano. Pur recepite, le osservazioni non erano state inserite all’interno delle cartografie.

Il nuovo Consorzio Industriale del Lazio venutosi a formare dopo lo scioglimento dei consorzi territoriali – tra i quali quello che sottendeva i territori di Roma e Latina- ha preso atto della contrarietà sempre espressa dall’ente di piazza Roma e della bocciatura del piano, che non ha passato l’esame della Valutazione Ambientale Strategica.


Con il voto favorevole dell’assemblea– spiega l’assessore all’urbanistica Roberto Boi – siamo riusciti a riportare quei 120 ettari di terreni alla destinazione originaria edificabile e agricola. Molti degli appezzamenti erano stati inseriti in maniera impropria all’interno di una variante industriale calata dall’alto perché non concertata con gli enti territorialmente competenti. Tornare alle origini in questo caso rappresenta un traguardo importante per difendere il territorio da scelte calate dall’alto. Durante la seduta il presidente del Consorzio Francesco De Angelis ha assunto l’impegno formale di avviare una fase di studio preliminare all’avvio del percorso per l’approvazione di un nuovo piano. La nuova variante a differenza del passato, verrà concepita di concerto con le amministrazioni dei territorio interessati. Ci sarà una collaborazione nelle varie fasi della redazione del piano e ciò permetterà di giungere all’approvazione di uno strumento urbanistico rispondente alle esigenze reali del comparto industriale e della città. Doveroso ringraziare chi ha partecipato a questo risultato importate per la città, in primis l’amministrazione uscente che aveva avviato questo percorso”.  

Chiara Ruocco

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