Truffe agli anziani, sgominata la banda napoletana

Ogni colpo poteva fruttare dai 500 ai 5.000 euro

Abbiamo accennato nei giorni scorsi le numerose truffe messe a segno nei confronti degli anziani di Aprilia e le strategie messe in campo dai carabinieri locali per tutelare i vecchietti indifesi, oggi arriva la notizia che la banda dei malviventi è stata sgominata.

Nove persone, tutte residenti a Napoli, sono finite in manette con pesanti accuse al termine di una delicata indagine durata due anni che ha permesso di smascherare un importante giro di truffe perpetrate a Roma e nei dintorni della Capitale ai danni di anziani.

Mettendo in atto la cosiddetta “truffa della caparra”, la banda di abili truffatori, tutti già noti alle forze dell’ordine, riusciva a raggirare gli anziani – si parla di oltre 100 vittime – e farsi consegnare somme che andavano dai 2 ai 6 mila euro.

truffa anziani

Grazie anche alle intercettazioni gli inquirenti sono riusciti a identificare tutti i responsabili e a ricostruire con esattezza il loro modus operandi: una volta identificata la vittima, uno di loro la agganciava fingendosi un amico o un conoscente del figlio o del nipote e affermando di dover ricevere del denaro dallo stesso.

Per rendere tutto più credibile i criminali simulavano anche una telefonata con un “finto” figlio che, sfruttando una comunicazione appositamente disturbata, chiedeva alla madre o al padre di pagare il debito.

A quel punto l’anziano, caduto nella trappola, si faceva accompagnare al bancomat più vicino per fare un prelievo e saldare così quel debito. Ogni colpo poteva fruttare alla banda dai 500 ai 5.000 euro.

A capo dell’organizzazione, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma c’era Vincenzo De Martino, impegnato in truffe tra Lazio, Campania, Puglia e Liguria. Con lui sono finiti in manette gli altri componenti della banda: Nicola De Martino, Gennaro Murolo, Luciano Pelliccia, Gennaro Festa, Lucio Daniele, Gennaro Giaquinto, Jean Pierre Joseph Molinaro e Antonietta Tutino

I nove, arrestati dai carabinieri di Roma, sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, truffa aggravata, sostituzione di persona, furto e circonvenzione d’incapace.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *