Extracomunitari. Il problema è solo “nascosto”

In quella zona più nessuno vuole investire

Aumentano il degrado e i furti nella zona delle industrie. Il presidente del quartiere Borgata Agip l’anno passato ha inviato al prefetto una lettera, nel quale si richiedeva un aiuto da parte delle forze dell’ordine: “L’anno scorso abbiamo subito almeno 10 furti e allarmato le autorità le quali si sono date un gran da fare. Purtroppo in nostro problema è andato in secondo piano, allentando così la presa, subendo di nuovo furti nelle abitazioni o nei garage. Quando la situazione – ci dice il presidente Lemma – si fa sospetta siamo costretti a fare le ronde ed avvisare l’autorità per movimenti o macchine sospette”.

Il signor Adriano Lemma negli ultimi mesi ha provveduto insieme agli abitanti del quartiere a questo problema che sembrerebbe non trovare un rimedio definitivo. “15 giorni fa abbiamo subito un furto, i ladri hanno forzato il garage rubando motorini, biciclette, arnesi vari. Ma la questione non si riduce solo a questo, gli extracomunitari vivono nei capannoni abbandonati in mezzo all’immondizia che loro producono e ciò ha provocato la nascita di una colonia di topi. I capannoni – conclude il presidente – sono in vendita ma nessuno investirebbe su un quartiere poco sicuro e su luoghi abitati dai senza tetto: lo sgombro non lo garantisce nessuno”.

Il problema non è stato risolto dal principio anzi è stato spostato dal nostro Sindaco, precisamente dall’Enotria da tempo sotto sequestro a Via dell’Industria in un capannone abbandonato e fatiscente. Gli occupanti hanno anche provveduto a mettere dei strati di cartone per non essere visti; ma dalla foto si notano anche dei panni appesi a delle stampelle. Nascosto agli occhi di tutti nessuno più sembra parlarne di questo ma da quanto ci racconta la realtà la preoccupazione di un peggioramento delle condizioni esiste ancora e sembra essere più prorompente di prima. Inoltre, in quella zona ci sono aziende che trasportano e ricevono merci all’estero e dall’ Italia e si ritrovano a dover combattere, oltre che contro la crisi, anche con questo problema ormai da troppo tempo, ricavando una diminuzione degli investimenti, degli acquisti e delle vendite. Per non parlare delle epidemie che potrebbero sopraggiungere a causa delle condizioni igienico-sanitarie preoccupanti in cui vivono e in cui versano i stabilimenti abbandonati. Riqualificando il territorio Aprilia può solo rinascere.

Melania Orazi