“Il 9 maggio è la festa di tutti gli europei, ma questa ricorrenza viene spesso trascurata dalle istituzioni. “L’Europa non è un incidente della storia” disse David Sassoli nel suo discorso di insediamento alla presidenza dell’Europarlamento. Se oggi l’Unione europea esiste è perché dopo i due conflitti fratricidi del secolo scorso abbiamo avuto il coraggio di scrivere una nuova pagina di storia, abbracciando le idee visionarie dei padri fondatori, tra cui Altiero Spinelli. A distanza di 74 anni dalla dichiarazione Schuman la necessità di pensarsi europei oltre che italiani, francesi, tedeschi e spagnoli è più importante che mai, in un contesto internazionale sempre più complesso e pieno di sfide. Ma quanto è importante l’Europa per il benessere della nostra comunità? Spesso si fa riferimento alle politiche comunitarie nella sola dimensione nazionale, trascurando l’impatto sugli enti locali, di cui seguono degli esempi. L’Unione Europea è un importante motore di sviluppo del territorio, attraverso le politiche economiche dedicate direttamente alle attività produttive. Tra di esse spiccano la Politica Agricola Comune, indispensabile per il settore agricolo, uno dei pilastri del tessuto economico e sociale dell’Agro Pontino. Inoltre, grazie al nuovo Fondo di Coesione, la nostra regione potrà beneficiare di 1,2 miliardi di euro da destinare alle imprese. Non bisogna poi dimenticare i fondi dedicati all’istruzione, essenziali per finanziare progetti didattici, materiali e strutture scolastiche. L’apertura pomeridiana di circa duecento scuole del Lazio è possibile grazie a questi finanziamenti. Nonostante l’importanza che l’Unione Europea riveste nella vita della comunità, essa viene spesso percepita come lontana, complicata, l’impero della burocrazia. A mio avviso, le cause sono principalmente due: il deficit democratico e la mancata attuazione del principio di sussidiarietà. Attualmente i cittadini possono eleggere il parlamento europeo, ma questo non ha la possibilità di presentare proposte di legge. Inoltre la commissione viene formata in modo indiretto, allontanando ulteriormente l’elettore. Per quanto riguarda invece il secondo punto, ossia il principio di sussidiarietà, la presenza di uno sportello europeo nei comuni permetterebbe al cittadino di interfacciarsi direttamente con le istituzioni europee. Come cittadini europei dobbiamo recuperare lo spirito di Ventotene, di Roma, di Maastricht, quei momenti di straordinario orgoglio collettivo” conclude il segretario di Aprilia in Azione, Lorenzo Rossi.