E’ arrivata la sentenza per la madre dei due bambini seviziati e denutriti: 10 anni di carcere.
Un teste del Pubblico Ministero, un poliziotto, li aveva così descritti al momento del ritrovamento in un casale di Aprilia: “Erano ridotti come i bambini vittime dei campi di sterminio, come ad Auschwitz”.
Dopo un anno di processo, l’accusa ha chiesto una condanna a 7 anni di reclusione per la 26enne di etnia rom, ma la Corte del Tribunale di Roma ha emesso sentenza per 10 anni per le torture, la denutrizione e l’ambiente in cui i piccoli erano costretti a vivere, tra morsi di topi, bruciature di sigarette, la pancia gonfia. Erano in condizioni igienico – sanitarie gravissime.
Adesso i piccoli vivono in una casa famiglia.