“Ai cittadini interessa che il territorio venga tutelato, pertanto ci rammaricano le divisioni che, a livello locale, stanno emergendo tra opposte fazioni, quando l’unica soluzione per contrastare progetti di forte impatto ambientale è sostenere il vincolo della campagna romana. In questo momento di vacatio a livello comunale, bisogna difendere la volontà espressa dal consiglio il 12 dicembre 2023, quando è stato approvato il provvedimento per avviare l’iter per tutelare l’area nord del Comune di Aprilia, presentando osservazioni in favore del vincolo“. L’assemblea dal titolo «Diritto alla Natura: La campagna romana e il dovere civico di difendere il paesaggio» che si è svolta sabato scorso presso la Sala Manzù della Biblioteca Comunale di Aprilia, è stata l’unica occasione di dibattito sulla salvaguardia del territorio apriliano, argomento che non trova spazio sui media locali, poiché la nota della Direzione regionale dei rifiuti passa come la pietra tombale sul tema discarica mentre, dall’altra parte, notizie fuorvianti sugli effetti del vincolo sul territorio creano allarmismo e disinformazione. Sicuramente la mancanza di una visione e di un progetto di crescita, diverso dallo sfruttamento senza freni del territorio, sono state le vere cause dello stato di abbandono e degrado delle campagne apriliane che, pur sofferenti, mantengono un fascino ed una bellezza unici che andrebbero valorizzate.
Il Coordinamento Consorzi e Borgate di Aprilia e Città degli Alberi, gli organizzatori dell’assemblea, hanno ribadito l’importanza della Campagna Romana per proteggere il valore immobiliare delle abitazioni delle periferie e quello paesaggistico del territorio, hanno ricordato l’importanza di ricreare l’ambiente originario quando la città era ricoperta di boschi e foreste. Dopo l’intervento di Giancarlo Mulas e di Gianni Battistuzzi, è stato proiettato il video, realizzato da Nicola Fabrizio e Carmen Porcelli, che ha introdotto le relazioni di Franco Gabriele e Roberto Boi sulle conseguenze che deriverebbero dall’approvazione del vincolo: entrambi gli ex assessori all’urbanistica hanno chiarito che difendere la campagna romana non vuol dire introdurre l’inedificabilità assoluta, ma sostenere le attività agricole, proteggere la natura e garantire un corretto sfruttamento delle risorse naturali.
Tra il pubblico erano presenti gli ex assessori all’ambiente Monica Laurenzi e Vittorio Marchitti, gli ex assessori della giunta D’Alessio, Luigi Bonadonna e Mauro Spallacci, l’ex presidente del consiglio comunale, Salvatore Lax, gli ex consiglieri Davide Zingaretti e Francesco Locicero, le associazioni ambientaliste Aprilia Libera, Italia Nostra e il Comitato di via Scrivia. A chiedere la parola sono stati Bonadonna, che come consulente ha contribuito alla stesura del Piano paesaggistico regionale, Marchitti che ha ricordato l’impegno per ottenere i fondi per bonificare la ex discarica di Santa Apollonia e Giacomo Castro, consigliere comunale e attivista di Latium Vetus, l’associazione di Pomezia dalla quale è partito l’input dieci anni fa per l’avvio della manifestazione d’interesse sul vincolo della campagna romana. “Ci auguriamo che oltre ad essere presenti alle manifestazioni pubbliche o sui giornali, attraverso comunicati stampa, partiti e liste civiche facciano arrivare le loro osservazioni a favore del vincolo al ministero della cultura.”