Infatti l’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano ha sottolineato l’importanza dell’assunzione della vitamina D, la cui carenza è responsabile della rarefazione del tessuto osseo (osteoporosi) e contribuisce alla predisposizione al cancro della mammella, della prostata e del colon e alle malattie autoimmuni data la sua presenza sui linfociti T e sui macrofagi, cellule del sistema immunitario.
Anche se questa vitamina è particolarmente importante per gli anziani, l’Osservatorio ha evidenziato che oltre i 65 anni vengono assunti generalmente circa 3,7 microgrammi al giorno invece dei 10 microgrammi consigliati. Il fabbisogno di questa vitamina è inoltre connesso con la comparsa di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
La sintesi della vitamina D non è possibile solo con l’alimentazione, ma come ha spiegato la dottoressa Michela Barichella, responsabile della Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica ICP di Milano e membro dell’Osservatorio Nazionale, è fondamentale l’esposizione al sole, tutti i giorni per 10 o 15 minuti d’estate e 20 o 30 minuti d’inverno nella fascia oraria in cui i raggi UV sono più attivi.
L’esposizione al Sole, però, deve essere accompagnata da un adeguato regime alimentare: almeno due porzioni di latticini al giorno, 3 porzioni di pesce, due porzioni di formaggio fresco e due uova nell’arco di una settimana.