La privazione, frutto di un test di incompatibilità alimentare, si sopporta meglio nel periodo primavera-estate vista la varietà di frutta e verdura che rende meno monotoni i pasti, partendo dalla colazione ai mini pasti della mattina e del pomeriggio.
Il test di incompatibilità si effettua con una macchina di EAV, non è invasivo e ha una approssimazione anche del 90% di certezza.
Nel colloquio pre-test è importante stabilire quali siano le problematiche per la quale ci si sottopone a questa indagine così da indirizzare in modo più specifico tutta la testazione e stabilire quindi gli obiettivi da raggiungere … benessere psico-fisico, perdita di peso, miglioramento dell’energia, sonno ristoratore e via dicendo.
In effetti la parte più difficoltosa diventa riuscire a sostenere l’eliminazione dal menù quotidiano di quegli alimenti che per anni hanno segnato in modo importante i nostri pasti, per intenderci il latte del mattino che è quasi intoccabile o il bicchiere di vino al pasto così come magari la frutta e, quasi fosse insormontabile sostituire, pasta, pane e riso di farina bianca con degli integrali.
Il beneficio di togliere quegli alimenti che ormai “intossicano”, da tempo, l’organismo è pressoché immediato sia per ciò che riguarda gonfiori e dolori in genere (mal di testa, mal di stomaco, difficoltà digestive), sia per l’aspetto della pelle che si pulisce dal “grigio” delle tossine.
Il dimagrimento con un’alimentazione “pulita” non è sempre eccessivo ma misurato sulla persona e sulle vere necessità della perdita di peso soggettiva con la particolarità che non si perde tono epidermico e non ci si trova di conseguenza con la pelle “moscia”, che è importante sotto il profilo estetico per l’aspetto, ma ancora di più sotto il profilo funzionale per il drenaggio dei liquidi e di conseguenza per scongiurare la formazione di nuova cellulite.
Pasti costanti, non abbondanti ma giusti, aiutano a mantenersi in linea ed evitare la modificazione estetica delle forme.
Non esistono diete miracolose che “bruciano” i grassi, l’attivazione del processo di combustione è da ricercare in un piano che preveda necessariamente l’aumento del ciclo metabolico anche (e questo è un consiglio che mi permetto di darvi) con una buona ginnastica non eccessiva ma giustamente trattante unitamente al rispetto di un piano alimentare studiato su misura e che se possibile preveda l’eliminazione temporanea dei “tossici”.
La ginnastica distrae dalle tensioni e rilassa gli elementi che compongono il corpo umano organi sistemi ed apparati, creano una azione allenante e tonificante, portano a combustione i grassi in eccesso, e anche se stanchi alla fine di una seduta si può essere gioiosi e se in buona compagnia anche divertiti.
Ovviamente per me che da oltre 35 anni faccio il massaggiatore è necessario attivare anche con le varie tecniche estetiche un processo di miglioramento dell’aspetto fisico, ma se in palestra o al parco o in spiaggia o in pineta vi divertite e dimagrite io vi invito a continuare così, ma se volete farvi aiutare vi aspetto da Merlino e Morgana.
Dr. Gimmi Longo
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