Riordino del trasporto pubblico locale: la proposta di un bacino unico

L’assessore Marchitti:”L’iniziativa che abbiamo presentato, servirebbe per scongiurare qualsiasi presa di posizione da parte della Regione”

Nel pomeriggio di ieri, l’assessore con deleghe al commercio Vittorio Marchitti, ha voluto fortemente incontrare i sindaci delle zone limitrofe di Nettuno, Anzio, Latina, Ardea, Pomezia e Albano. L’organizzazione di questo tavolo di lavoro verteva principalmente sul tema del trasporto pubblico locale su gomma e trovare un punto in comune a tale questione in previsione di un riordino e di un’ ottimizzazione del tpl anche in ambito sovracomunale. L’impegno dell’assessore Marchitti riguarda quello di valutare se all’interno dell’ambito territoriale sia possibile trovare dei punti di convergenza, e se tutti i comuni possono essere registrati sotto un unico bacino. “Questo primo colloquio con le strutture istituzionali limitrofe – ci racconta l’assessore Vittorio Marchitti – è stato organizzato per discutere sul riordino del trasporto pubblico locale che la Regione ci ha richiesto. Tutti i comuni, singolarmente, dovranno ottemperare a questa richiesta, presentando un proprio progetto in regione entro la fine del mese di Giugno. La preoccupazione maggiore è relativa ai tagli che la regione ha ultimato rispetto al budget iniziale (da 70 milioni a 54 milioni di euro annui) per il tpl. Nella richiesta perpetrata dalla stessa, specifica in una nota che è possibile promuovere accordi tra più comuni, e per questo che l’amministrazione ha pensato che fosse utile fare un confronto con altre realtà locali, per capire se ci possono essere dei punti di convergenza, ed eventualmente arrivare ad una proposta condivisa. Laddove ci fosse una proposta presa a riferimento da tutti le istituzioni limitrofe, cercheremo di individuare un bacino ottimale, in modo tale da scongiurare una presa di posizione da parte della Regione Lazio, come è già accaduto in passato. Secondo il punto di vista delle amministrazioni partecipanti, è opportuno e più utile designare autonomamente il bacino che andremo ad occupare”.

Marchitti

Il lavoro messo a punto dalla nostra amministrazione ci spiega l’assessore, riguarda: “La descrizione oculare del tpl attuale; una proiezione di quello che andremo a fare, includendo una serie di aggiornamenti, tra cui l’incremento demografico degli ultimi anni ed interi quartieri riconosciuti anche con la variante dei lavori speciali. Quest’ultimi non erano stati individuati dal precedente piano del trasporto pubblico locale. Con il nostro intervento, rappresenteremo alla regione, che Aprilia non può essere un comune soggetto a tagli, per le stesse ragioni elencate sopra. E non solo, ci sono ancora alcuni nuclei abitativi che attualmente non possono servirsi del trasporto pubblico locale su gomma. In conclusione nella nota che manderemo alla regione, verranno introdotte delle misure, che secondo noi sono idonee, riguardo al bacino che abbiamo scelto per il tpl. Invece, domani pomeriggio incontreremo una rappresentanza dei comitati di quartiere e attraverso l’ausilio dei docenti dell’Università di Roma La Sapienza (che sono colore che studieranno il nostro tpl), somministreremo online dei questionari per sondare, nello specifico, quali sono le esigenze principali dei cittadini. In questo modo è possibile comporre un quadro ottimale, che ci permetterà di capire i reali bisogni della cittadinanza rispetto al mezzo di trasporto prescelto, agli spostamenti e alle problematiche che quotidianamente incontrano”. L’importanza del nostro territorio è caratterizzato sia dalla nostra corrispondenza territoriale che dai servizi che offriamo. A tal proposito, l’assessore ci indica che, come ubicazione territoriale ci troviamo in un punto focale; i servizi minimi che ci definiscono e ci rappresentano come zona di rilevante importanza, sono presenti: “Abbiamo le scuole, la stazione, e bene presto l’ospedale vicino al confine con Roma. Quindi, uno sguardo lo rivolgiamo verso i Castelli Romani, uno verso Pomezia ed Ardea, un altro verso il Latina, ed infine, anche verso le zone costiere. Fare un sondaggio con i cittadini ed un conseguente studio, ci servirà anche per capire se tutti i comuni o solo alcuni, possono rientrare in un unico bacino. Noi ci stiamo facendo promotori di un’iniziativa come questa, per non subirla dalla regione”.

Melania Orazi

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