Vendemmia 2009 all’insegna della qualità

Vendemmia 2009 all’insegna della qualità
L’Associazione Italiana Sommelier propone presso gli hotel e le enoteche di Roma svariate degustazioni dei vini novelli

In alto i calici, inizia la vendemmia. Quest’anno grazie alle piogge primaverili e al torrido caldo estivo, la vendemmia in Italia si preannuncia abbondante e – soprattutto – di ottima qualità. Inoltre sarà in anticipo di una settimana rispetto al calendario medio e, come emerso da un’indagine dell’Istat, porterà a circa 46,5 milioni di ettolitri di vino. A fare la differenza sarà la qualità, che in alcune regioni toccherà punte di eccellenza. Sondando l’Italia vediamo che la stima è favorevole per il centro-nord: Piemonte, Liguria, Val d’Aosta, Veneto ed Emilia Romagna registrano incrementi nella produzione – rispetto allo scorso anno – del 5-10% circa; per Lazio, Umbria e Toscana l’incremento è del 10% abbondante, inoltre si preannuncia un’ottima qualità.

Unici dati in controtendenza sono quelli della Lombardia e delle Marche dove, a causa di un periodo di siccità e del caldo al di sopra della media stagionale e, si avrà una flessione del 5% circa. Il sud Italia è più variegato: i picchi vanno dal + 10-15% nella produzione di Campania, Calabria e Basilicata ad un negativo del 10% circa per Puglia, Molise e Abruzzo. Buone stime si hanno per la produzione isolana: una lieve crescita (+5%) della Sicilia, causata anche dal parziale abbandono delle superfici coltivate per un calo del prezzo dell’uva sul mercato ed un exploit della Sardegna dove si potrebbe arrivare anche ad un +10%.

In concomitanza con questi dati comunque favorevoli per la vendemmia italiana, è scattato l’allarme per le aziende vinicole italiane. È infatti caduto il prezzo delle uve ai produttori. A sostenerlo è la Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) che evidenzia “una situazione sempre più difficile per le aziende che devono affrontare una sensibile crescita dei costi produttivi e contributivi, con riflessi negativi anche sui redditi”. Prosegue poi così il presidente della Cia, Giuseppe Politi: “Al favorevole andamento produttivo, quest’anno si contrappone uno scenario complesso e carico di nubi oscure per le imprese.

Assistiamo ad una perdita di competitività delle aziende, accompagnata dal costante calo dei consumi interni (soprattutto per i vini da tavola) e da un’impropria informazione con divieti generalizzati che danneggiano – ha poi concluso Politi – una bevanda come il vino che ha tradizioni profonde nella nostra cultura. Un insieme di fattori che, quindi, preoccupa e rende inquieto il settore agli inizi della nuova vendemmia”. Dunque, è necessario rilanciare il mercato a partire dalle nostre tavole. A fare questo ma soprattutto a diffondere una corretta e aggiornata informazione, ci pensa l’Ais (Associazione italiana sommelier) che propone presso gli hotel e le enoteche di Roma svariate degustazioni dei vini novelli, sia a pagamento o riservate ai soci, sia gratuite. Per saperne di più si può cliccare su www.bibenda.it.

Articolo di Laura Riccobono

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