La Compagnia Teatro Finestra partecipaerà al grande spettacolo di Velletri che, con 200 tra attori, coristi, musicisti e scenografi, racconta la guerra nel 70° anniversario dalla fine del secondo conflitto mondiale e a 20 anni dall’ultima rappresentazione. L’appuntamento con lo spettacolo “Tra le rovine di Velletri. La guerra raccontata dagli artisti” per la regia di Renato Carpentieri e tratto dal diario di Padre Italo Laracca è per il 2 e il 3 luglio, a partire dalle ore 21 in Piazza del Comune a Velletri. L’adattamento è di Angelica Ippolito e Gian Maria Volontè, mentre la scenografia è a cura di Claudio Marini.
Nel 1994 dalle pagine del diario di Padre Italo Laracca ha preso vita uno spettacolo senza precedenti. Il dramma corale è nato dal genio di Gian Maria Volontè che, nella veridicità e nel pathos di quelle pagine ha immediatamente visto la possibilità di una rappresentazione. La messa in scena rende onore ad uno scritto a cui i cittadini di Velletri sono molto legati: il diario raccontava la guerra, la città martoriata dai bombardamenti, ma soprattutto parlava di loro.
Il regista ebbe l’intuizione di far parlare i veliterni, di chiamare loro sulla scena per rappresentare quel dramma di cui erano stati protagonisti. Alcuni erano attori dilettanti, altri appassionati di teatro, la maggior parte gente comune, poco avvezza alle scene, che Gian Maria faceva provare fino a sera tardi, a casa sua, cercando probabili protagonisti in giro per le strade.
Prendeva così forma uno spettacolo coinvolgente e di grande partecipazione. E quale posto migliore per presentarlo al pubblico se non la piazza del Comune? Non un teatro, ma la città come teatro, con il Palazzo comunale sapientemente illuminato: una scenografia suggestiva, con le scale percorse ogni giorno, magari di fretta, diventate scena e palcoscenico.
Dall’adattamento del testo realizzato da Angelica Ippolito e Gian Maria Volontè, che diresse anche la regia, nacque uno spettacolo sorprendente, grazie ad uno sforzo organizzativo e pratico a cui i veliterni risposero con entusiasmo.
Così a distanza di vent’anni, “Tra le rovine di Velletri” viene riproposta il 2 e 3 luglio prossimi. E’ una vera opera corale, uno spettacolo, in prima mondiale, di grande impatto emotivo che coinvolge circa 200 persone tra attori, coristi, musicisti e scenografi.
Il Teatro Finestra, che aveva già partecipato alla prima edizione del ’94, è stato invitato direttamente dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Velletri: sarà l’unico gruppo non della cittadina a prendere parte all’ evento diretto da Renato Carpentieri, noto regista e attore con il quale la Compagnia Teatro Finestra vanta un importante laboratorio teatrale e una messa in scena (“Un folletto nella casa di Pulcinella”) durante Crepino gli Artisti del 1991.
Con questo impegno “fuori casa” il Teatro Finestra chiude la stagione. Riprenderà a settembre, aprendo ad Aprilia con la riproposizione in Piazzetta delle Erbe, trasformata in un teatro all’aperto con posti a sedere, de “Il Principe e il Papa”, una performance teatrale che racconta il Viaggio di Papa Innocenzo XII da Roma a Nettuno, avvenuto nel 1697, con la storica sosta del Pontefice a Carroceto, dove per l’occasione il nobile Principe Borghese allestì un mirabile e fantastico luogo incantato con palazzi e strutture effimere lussuosamente arredati, fatte di tavole e di tela e che “pareano fabricate di mattoni”, uno dei più spettacolari apparati scenografici di tutto il secolo, realizzato con il concorso dei più grandi architetti, ingegneri, scenografi e tecnici dell’epoca.
Melania Limongelli