Arredare e costruire con materiali rinnovabili

Il nostro benessere inizia da dove viviamo e lavoriamo

Il benessere di un paese può davvero essere correttamente rappresentato dal PIL (prodotto interno lordo)? Alcuni economisti “fuori dal coro” ci propongono una diversa chiave di lettura e alcuni importanti spunti di riflessione. In particolare, si chiedono quali siano i reali parametri sui quali impostare una corretta valutazione del benessere, in contrapposizione con l’unico utilizzato fino ad oggi: quello economico. Se una società è più ricca di un’altra ma la qualità della vita dei cittadini è minacciata, se non già gravemente compromessa, da gravi rischi per la salute dovuti all’inquinamento, dalle ore trascorse nel traffico, dalla mancanza di servizi sociali, dal problema irrisolto del trattamento virtuoso dei rifiuti, ecc. ecc., può davvero definirsi più benestante?
Cambiando i parametri di valutazione e adottando un metro di giudizio basato davvero sul “benessere interno lordo” invece del “prodotto interno lordo”, nel quale il concetto di sostenibilità viene esteso all’uomo oltre che all’ambiente, allora vedremo che le regioni più ricche d’Italia in base al PIL, scivolano nelle posizioni di rincalzo in base al BIL.

Ebbene, lo stesso dobbiamo applicarlo anche quando valutiamo la nostra abitazione. Una casa eco-sostenibile è una casa concepita, progettata e costruita nel pieno rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza di chi l’abiterà. Dunque, materiali rinnovabili (l’unico è il legno!!), naturali, energeticamente efficienti, provenienti da zone certificate e vicine il più possibile a dove saranno lavorati per limitare l’inquinamento ed il dispendio energetico per il trasporto, ecc. Dunque una casa che deve massimizzare il comfort, il benessere abitativo, la qualità della vita indoor. Ma se un edificio siffatto lo arrediamo con mobili, tappeti, monili, elettrodomestici e via dicendo che non sono anch’essi realizzati con la stessa cura e attenzione alla salubrità dei materiali usati e quindi ricchi di formaldeide, colle viniliche, materiali di sintesi in generale, allora tutto lo sforzo compiuto nella fase costruttiva ne verrebbe frustrato. La sostenibilità non è un valore che può essere “parzializzato”, è un concetto assoluto che deve riguardare ogni singolo e più piccolo aspetto della nostra vita perché si possa parlare di sviluppo (reale e non economico) e ci sia consentito guardare ed aspirare ad un futuro in cui l’obiettivo prioritario sia la qualità della vita e non il profitto. Per fortuna, anche questo settore si sta evolvendo. Dal prossimo numero cominceremo a valutare le più interessanti iniziative in materia.

Dott. Federico Rinaldi

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