Un altro duro colpo è stato assestato questa mattina dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma alle organizzazioni criminali operanti nella Capitale.
Questa volta, a distanza di soli due giorni dall’ultima operazione, gli uomini del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma, hanno sottoposto a sequestro immobili, autovetture, partecipazioni societarie e rapporti finanziari, per un valore complessivo di stima di oltre 2.300 mila euro, riconducibili al noto Piscitelli Fabrizio –soprannominato “Diabolik” – capo indiscusso della fazione ultras della tifoseria laziale, denominata “irriducibili”.
Piscitelli è attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Roma-Rebibbia, a seguitodi un arresto operato, sempre dai militari del G.I.C.O., nel Settembre dello scorso anno. Motivo dell’arresto è l’individuazione del ruolo del Piscitelli quale promotore,
finanziatore ed organizzatore dell’acquisto di ingenti quantitativi di hashish provenienti dalla Spagna, successivamente introdotti nel territorio nazionale tramite “corrieri”. Le complesse indagini di polizia economico-finanziaria, che sono state avviate già nell’aprile scorso su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, hanno consentito di confermare e rafforzare le investigazioni in precedenza acquisite, dal momento che il notevoletenore di vita del Piscitelli e del relativo nucleo familiare non era compatibile con i modesti redditi dichiarati. Gli accertamenti economico-patrimoniali hanno permesso di ricostruire compiutamente la rete degli interessi commerciali di “Diabolik” -soprattutto legati alla commercializzazione dei gadget della sua squadra del cuore e l’entità degli investimenti effettuati, localizzati per lo più nella città di Roma e nell’area dei castelli romani. Complice nei suddetti affari, anche la coniuge e una delle figlie conviventi.
L’odierno sequestro si aggiunge, peraltro, alla misura della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per tre anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza dal momento che la carrieracriminale di Piscitelli non si ferma al recente episodio. Lo stesso, tra il 1991 e il 1992 ha intrattenuto stretti rapporti con Michele e Gennaro Senese, membri di un noto clan criminale operante nell’area di San Giorgio a Cremano (NA), per il commercio nella Capitale di eroina proveniente dalla Turchia e di hashish proveniente dalla Spagna. Piscitelli era inoltre ben noto alle Forze dell’Ordine per innumerevoli episodi di violenza negli stadi.
Sofia Boni