I consiglieri Nello Romualdi, Vincenzo La Pegna e Giovanni Bafundi, avrebbero manifestato attraverso una nota l’evidente contrarietà a trasferire l’onere dei lavori di adeguamento di Via Gorgona, ad un’azienda privata, ossia alla Rida Ambiente.
Le osservazioni presentate attraverso una nota da parte dei tre firmatari sono abbastanza chiare e sono state specificate anche le ragioni. Innanzitutto, la prescrizione della Determinazione dell’Area “Ciclo Integrato dei Rifiuti” della Regione Lazio impone alla Rida Ambiente di presentare uno “studio trasportistico” con proposte di mitigazione della criticità relativa alla viabilità locale.
Pertanto, essendo Via Gorgona di competenza del Comune di Aprilia, anche alla luce della variante speciale, i lavori sarebbero diretti alla realizzazione di un’opera di pubblica utilità e non di un’opera di natura privata.
Quindi accollare i relativi oneri al privato da parte dell’Amministrazione, potrebbe dare vita ad un contenzioso certo, con conseguenze e costi per la città. Risulta inoltre che il Comune riceverebbe il benefit ambientale e gli oneri di urbanizzazione, relativi anche a quelli presi in considerazione sopra.
Quindi, il terzetto sopracitato, non ritiene adeguata l’iniziativa di far gestire al privato i lavori di adeguamento di Via Gorgona, per diverse ragioni. Innanzitutto, sarebbe difficile finire l’opera in tempi certi e senza interruzione (variabile garantita soltanto con la gestione diretta da parte del Comune), mettendo a serio rischio la sicurezza dei lavoratori e dei residenti. Secondo poi, trattandosi di lavori effettuati dopo preventivi atti di esproprio, il privato potrebbe incorrere ad eventuali difficoltà, contrariamente ciò potrebbe non accadere se fosse l’Ente pubblico a farsi carico dell’opera di adeguamento.
La Rida Ambiente senza ombra di dubbio svolge un servizio di pubblica utilità, trattando i rifiuti urbani indifferenziati per il recupero energetico; ma è altresì vero che alla stessa sarebbe stato imposto il divieto di transito ai propri camion su Via Valcamonica. La Rida, in tal caso, avrebbe provveduto ad acquistare dei terreni per realizzare ponti ed urbanizzare (al costo di migliaia di euro) Via Gorgona.
La proposta di variante al PRG, non esonera dalle responsabilità l’Amministrazione, poiché per l’approvazione di tale variante, per la realizzazione della strada e degli espropri, potrebbero passare 8 mesi. Nel frattempo, vista la scarsa viabilità della strada in questione, si andrebbe incontro al rischio di un’interruzione di pubblico servizio, con possibili conseguenze igienico-sanitarie ed economiche.
La proposta dei consiglieri Romualdi, La Pegna e Bafundi del centrodestra, potrebbe inizialmente servire a sanare le opere abusive prestate dalle attività operanti su Via Gorgona, tutt’oggi ancora non sanate.
Si tratterebbe di nuclei abusivi in parte costruiti su terreni agricoli, ma che ospitano attività a tutti gli effetti di tipo industriale. I tre consiglieri ritengono che l’unica soluzione a tale problema potrebbe essere un’ordinanza sindacale e in aggiunta a ciò offrire con urgenza ai cittadini di Via Gorgona maggiori servizi, ad esempio il metanodotto.
Melania Orazi