Da tempo al centro delle notizie riguardanti il quartiere Carroceto continuano ad esserci i danni causati dalle comunità nomadi che stazionano in Via Vespasiano e Via Claudio e che, nonostante l’obbligo di sgombero, continuano a tornare nella medesima area. Ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa non è l’unica problematica presente nel quartiere. All’incontro con il Comitato Carroceto il presidente B.Capasso esordisce dicendo: “posso tranquillamente affermare che questo quartiere è abbandonato a se stesso”. Una dichiarazione che purtroppo si sente troppo di frequente tra le vie apriliane lontane – anche di poco- dal centro.
In primo luogo spicca la problematica dei rifiuti: il recente passaggio delle comunità nomadi si nota chiaramente dai mucchi di immondizia lasciati sul suolo pubblico e che nessuno provvede a rimuovere.
E’ importante inoltre specificare che il quartiere Carroceto è sede delle “giostre di San Michele” e che una volta cessata la festa del patrono, quanto i giostrai cambiano meta, lasciano in tutto l’area una quantità esorbitante di rifiuti molti dei quali sono in bella mostra ancora oggi, a quasi un anno di distanza. L’oramai celebre decreto del Sindaco Terra sull’obbligo di manutenzione dei lotti, inoltre, non viene adempiuto in primis proprio dal Comune che lascia il vasto campo adiacente il Parco Caligola in balia dei rettili e degli insetti.
Un altro problema molto sentito dai cittadini è la mancanza di strade sicure. Più nello specifico, si fa riferimento al tratto di Nettunense che collega Via Seneca al passaggio pedonale per la stazione: non c’è marciapiede, né si riesce a comprendere come possa la pista ciclabile interrompersi improvvisamente per poi riprendere sul lato opposto della strada senza un sistema sicuro di attraversamento. Come ci fa presente il presidente Capasso: “abbiamo sollecitato non una, ma ben tre amministrazioni diverse affinché si trovasse una soluzione. Ad oggi la situazione è rimasta invariata”.
Ancora, i residenti segnalano un deposito di stoccaggio dei materiali adoperati per l’ultimazione delle piste ciclabili, fermo da mesi in Via Vespasiano senza alcuna protezione, col rischio che il cumulo di materiali collassi su se stesso. Alcuni quadri elettrici, sempre in Via Vespasiano, sono stati manomessi e da mesi costituiscono un enorme pericolo per i residenti, nonché per i bambini che potrebbero accidentalmente avvicinarsi.
Come ci riferisce sempre il presidente del Comitato, nel quartiere, vicino il piccolo luogo di culto di Via Vespasiano è presente un prefabbricato pericolante, che poggia su fondamenta instabili e potrebbe cedere ad una folata di vento lievemente più forte.
E per finire,l’erba incolta che continua a crescere nel Parco di Via Caligola e ai lati delle strade. La gestione dei lavori di manutenzione è in mano comunale ma, stando a quanto affermano i cittadini, l’ultimo intervento comunale risale allo scorso maggio, mentre il Parco di Via Caligola continuerebbe a decadere e seccarsi se non fosse per il lavoro di alcune associazioni di volontari, come quella de “Le Botteghe di Carroceto”.
E’ davvero un peccato pensare che un’unione di cittadini così volenterosa e partecipe alla vita del quartiere, pronta ad adoperarsi affinché il proprio angolo di città diventi un posto piacevole in cui risiedere, non solo non riceve il minimo ascolto da parte dell’Amministrazione, ma neanche possiede una sede per potersi riunire.
Emblematiche le parole che alcuni cittadini di Carroceto -e non solo- hanno pronunciato in merito all’operato comunale: “non è possibile mostrarsi interessate alle realtà dei quartieri apriliani solo ed esclusivamente in tempo di elezioni”.
Sofia Boni