Il degrado esistente di un’area verde di pubblico utilizzo presso la località turistica di Anzio, è stato denunciato attraverso un esposto da un cittadino. Nello stesso, oltre ad elencare le eventuali potenzialità di una vasta area come quella del Parco delle Querce, sottolinea anche lo stato di degrado in cui attualmente verserebbe e si auspica in un repentino intervento delle strutture competenti.
Le testuali parole dell’esposto:
“Mi rivolgo alle SS.LL. in qualità di cittadino di Anzio che paga sistematicamente le tasse per denunciare l’imponente esistenza, all’interno del Parco di Querce, di uno scheletro di cemento armato destinato per quanto sia alla realizzazione di unità abitative. Nello stesso progetto, oltre alla realizzazione di tale struttura, sarebbero previste la realizzazione di un parcheggio e, cosa più importante, la sistemazione dello stesso bosco che sarebbe diventato un parco pubblico.
A quanto pare, però, non è ancora chiaro se la gestione del parco sia affidata alla ditta di costruzione o al comune; di fatto nessuno, da quasi due anni (data di inizio lavori), si occupa più dello stesso.
Nonostante l’iniziale sistemazione del bosco, che ha visto la realizzazione di una specie di passerella che lo attraversa, l’installazione di panchine e paletti della luce per l’illuminazione e la creazione di una recinzione in muratura e ringhiera, attualmente è chiuso e non sembrerebbe mai stato soggetto a pulizia e potatura, tanto che la strada adiacente è sempre piena di fogliame secco, che in inverno spesso imputridisce e in estate può facilmente prendere fuoco.
In più, la mancata e regolare potatura sta facendo si che alcuni rami degli stessi fuoriescono dal perimetro di recinzione e, in molti punti, vadano a poggiare sui fili della luce o del telefono presenti sulla strada; per non parlare di quando, per la lunghezza e l’eccessivo peso raggiunti, gli stessi rami siano soggetti a cadute improvvise ed imprevedibili, tali da poter creare danni a cose o persone.
Fortunatamente, finora, i rami caduti hanno danneggiato unicamente le lamiere di recinzione del cantiere.
Il totale stato di abbandono del cantiere e del bosco, quindi, ha fatto si che lo stesso sia divenuto meta prediletta di tossici e sbandati in generale, per non parlare di tutti quegli incivili che lo utilizzano come discarica privata, abbandonando sacchetti di immondizia varia, e in diverse occasioni anche rifiuti speciali, quali materiali di risulta edilizia ed elettrodomestici.
Questa situazione di non curanza da parte del Comune e della ditta costruttrice sta creando pregiudizio e, potenzialmente, danno alla salute e alla sicurezza dei cittadini residenti nelle immediate vicinanze del parco. Lo stato di degrado della zona in questione svaluta il valore degli immobili esistenti precludendo così anche la possibilità di eventuali vendite degli stessi.
Ciò posto, nell’interesse primario della salute e della sicurezza dei cittadini tutti, affinché la zona in questione non sia ulteriormente pregiudicata, si chiede di prendere urgenti provvedimenti in merito, provvedendo alla pulizia e alla potatura della zona boschiva, sollecitando la ditta costruttrice ad ultimare i lavori previsti, consentendo così agli stessi cittadini l’accesso e l’utilizzo di una rilevante e preziosa area verde, che, se sistemata, potrebbe diventare davvero un parco pubblico a tutti gli effetti e quindi un patrimonio per la città di Anzio”.
Melania Orazi