E’ di questi giorni la notizia in merito ad un fantastico ritrovamento realizzato ad opera dell’Associazione Arcaica e di alcuni cittadini pentastellati apriliani: nei pressi della borgata di Campoverde sono stati rinvenuti tasselli appartenenti ad un mosaico del IV-V secolo d.C. Il ritrovamento avvalora la tesi dell’archeologa Sonia Modica della presenza di un centro paleocristiano proprio in località Campoverde.
Assieme ai tasselli, è stato ritrovato un oggetto in lega di bronzo e piombo con una particolare decorazione, la cui utilità non è ancora stata appurata: “Potrebbe trattarsi di un oggetto utilizzato come posata, o forse come strumento di supporto per qualcos’altro. Ci vorrà del tempo per riuscire ad identificarlo”, commenta la studiosa.
Il materiale deve ancora essere rimosso dal luogo in cui si trova, dal momento che si ha l’obbligo di contattare una ditta specializzata in scavi archeologici. La segnalazione, tuttavia, è stata fatta ai Carabinieri per mettere in sicurezza l’area in cui i tasselli si trovano. Per quanto concerne il luogo in cui trasferire i reperti, si è vociferato di sistemarli nella sala del seminterrato della biblioteca comunale, anche se l’idea di Sonia Modica, sarebbe quella di istituire un vero e proprio museo locale che raccolga tutte i reperti scovati nel sottosuolo apriliano e metterli a disposizione della collettività. Questo progetto continua ad essere proposto all’Amministrazione e pare abbia trovato il sostegno dell’assessore alla cultura Barbaliscia, che vede nella sede dell’Ex Acqua Claudia, una delle scelte papabili per allestire la mostra permanente.
“Solo se si fornisce agli apriliani uno spazio che sappia custodire il loro passato, si può pensare di creare una solida identità cittadina”- afferma l’archeologa. “E’ fondamentale investire nella cultura. Solo così si può costruire una consapevolezza e un senso d’appartenenza tra cittadini”.
Sofia Boni