A rendere ufficiale la notizia sarà una conferenza stampa, almeno secondo le intenzioni, ma l’accordo tra i membri del cda della Fondazione è già stato preso: il Museo della Shoah sarà allestito all’Eur.
L’idea è di inaugurare il Museo in occasione del 70° anniversario della liberazione di Auschwitz, il 27 gennaio 2015, ma fino ad ora i lavori procedevano troppo lenti in quella che era destinata ad esserne la sede, Villa Torlonia. Così, per accelerare i tempi, i membri del cda della Fondazione hanno deciso di trovare una sede alternativa che permettesse la realizzazione in tempi più brevi: una struttura che apparterrebbe all’Ente Eur, in piazza Guglielmo Marconi. La superficie preposta al Museo sarà più o meno la stessa che gli sarebbe stata destinata nella sede di Villa Torlonia. Piero Terracina, tra i sopravvissuti alle deportazioni, aveva fatto appello per chiedere di terminare i lavori entro gennaio 2015, con la speranza, sua e degli altri sopravvissuti, di vedere il Museo prima di non esserci più. Leone Paserman, presidente della Fondazione Museo della Shoah, e Paolo Masini, assessore ai Lavori Pubblici, a breve diranno di più al riguardo, ma le richieste di Terracina sembrano esser state ascoltate: finalmente, a breve, anche la capitale italiana avrà un suo museo della Memoria, così come le principali capitali europee.
Resta da chiarire l’aspetto economico: per l’area di Villa Torlonia erano già stati spesi 15 milioni di euro per l’esproprio del terreno più 20 milioni di euro chiesti in finanziamento, e la gara d’appalto per la costruzione era già stata avviata. Il Campidoglio non ha commentato.
Floriana Francesca