Dopo la benedizione del vice Parroco di Santi Pietro e Paolo inizia la marcia per la salvaguardia del clima e dell’ambiente. In prima fila i bambini con in mano una mela verde che simboleggia l’evento e dietro un striscione al grido di “No alla discarica di Lazzaria”.
La manifestazione, in primis aperta alle famiglie, è stata organizzata da liberi cittadini, spinti solo dal desiderio di scacciare via l’incubo della costruzione dell’impianto biogas a Carano e così garantire un futuro ai propri figli ed a quelli altrui.
Antonio Pierri e Gianluca Luongo, i fautori di questa idea, hanno fatto propria l’iniziativa mondiale della marcia per la salvaguardia del clima e dell’ambiente inserendola nel contesto apriliano, la quale ha preso più vigore dopo la notizia della realizzazione di una centrale biogas con annessa discarica, che andrebbe ad inquinare le falde acquifere delle sorgenti di Carano, la quale alimenta i rubinetti di Aprilia, Nettuno ed Anzio. “Il motivo inziale che ci ha spinti ad organizzare la marcia per la salvaguardia del clima e dell’ambiente, – ci raccontano Antonio e Gianluca – in concomitanza con tutto il mondo, è il surriscaldamento terrestre, motivo principale per lo scioglimento dei ghiacci. In coda a questa iniziativa si aggiunge il problema ambientale che stiamo vivendo attualmente noi cittadini di Aprilia: questa ennesima discarica che sorgerà nei pressi della sorgente di Carano, che distribuisce l’acqua a Nettuno, Anzio ed Aprilia si espande per circa 14 mila ettari; è un problema serio e pare che qui non se ne rendano conto. Quindi diventa indispensabile fare informazione e sensibilizzare l’opinione pubblica, perché solo attraverso la presenza e la partecipazione a questi eventi ci offrono la possibilità di far sentire la voce del popolo; le istituzioni decidono sulla nostra salute, l’unico mezzo pacifico e democratico che abbiamo è manifestare, per far vedere che non siamo assenti di fronte a queste problematiche. Tanti comitati inoltre si stanno muovendo intorno a questa tematica importante, che minaccia la nostra salute.”
In prima fila membri della maggioranza e dell’opposizione che hanno sfilato insieme per le vie della città, accomunati da un unico obiettivo: “No alla discarica di Lazzaria”. Tra le file l’onnipresenza del consigliere Vincenzo La Pegna, molto attivo sulla questione ambiente, e l’Assessore Alessandra Lombardi, che per l’occasione ha dichiarato il motivo della partecipazione e come si stanno organizzando i comuni nei confronti della nuova centrale che dovrebbe nascere a breve:
“Con molto piacere ho aderito alla marcia per la salvaguardia del clima e dell’ambiente, è il mio settore. Il tema dei cambiamenti climatici ed ambientali non è semplice da capire, mi fa piacere che una parte della cittadinanza sia presente e si sia attivata in questa direzione. Un’iniziativa del genere se parte dalla popolazione potrebbe riscuotere più successo; anche al di fuori di questi ultimi fatti di cronaca riguardo alla costruzione della centrale biogas a Carano con annessa discarica, avrei partecipato comunque.
Il progetto per la realizzazione della centrale biogas con tecnologia TMB (Trattamento meccanico biologico), un vero mega polo privato dei rifiuti. Le Amministrazioni si stanno organizzando e noi come Comune di Aprilia faremo le nostre osservazioni sulla valutazione di impatto ambientale; in base alla nostra esperienza questo è il momento per muoversi. Diventa invece impossibile essere incisivi dopo la valutazione di impatto ambientale, come è successo per la Turbogas, con gli ampliamenti degli altri impianti, ecc.; questa è la fase in cui dobbiamo procedere e bene. Inoltre in occasione dell’evento “Puliamo il mondo” di Sabato 27 settembre organizzato da Lega Ambiente tutti gli anni, l’Amministrazione apriliana ha deciso di convogliare tutti di fronte al carcere di Velletri, ma ogni Comune svolgerà l’evento in sedi precise. Di fronte alla casa circondariale ci sarà una manifestazione politica e dei cittadini, con conferenza stampa nella quale la politica locale ribadirà la propria contrarietà alla costruzione dell’impianto.”
Durante la conferenza dei comitati di ieri, riunitesi per discutere proprio sulla salvaguardia dell’ambiente, visto che nel nostro territorio sono presenti diversi impianti biogas e biomasse, gli stessi hanno puntato l’attenzione sulla matrice “bio”, sostenendo senza indugi che non c’è niente di bio in queste centrali. Per maggiori chiarimenti abbiamo inoltrato la domanda all’assessore: le centrali biomasse e biogas possono davvero essere definite “bio”?
“Con le parole “eco” e “bio” ci si gioca molto. Le centrali biomasse hanno la dicitura “bio” perché sono alimentate con scarti organici, vegetali, ma non è detto che faccia bene all’ambiente. Ci stiamo muovendo in massa anche con tutti i comuni limitrofi e con una grande adesione da parte di tutti, per scacciare via questo pericolo.”
Presente alla manifestazione anche la Senatrice Fattori del Movimento 5 Stelle, la quale ha fatto più volte riferimento a quello che sembrerebbe essere un ipotetico scarico di responsabilità che le varie amministrazioni avrebbero compiuto, tendendo in qualche modo a creare caos e disinformazione nell’opinione pubblica.
Melania Orazi