“Perché la conferenza stampa si è svolta al locale “Il Pidocchietto”?”
La polemica innescata da Biagio Capasso, membro dei Grillini Apriliani, con questa domanda invita a riflettere sul perché di tale iniziativa.
Ci dice Biagio: “Nell’apprendere quanto riportato nella seguente comunicazione, apparsa sul sito del Comune di Aprilia, il programma delle celebrazioni di San Michele Arcangelo sarà illustrato nel dettaglio nel corso di una conferenza che avrà luogo alle 11 di martedì 23 settembre presso il locale pubblico Il Pidocchietto di Via dei Lauri. Vi prenderanno parte i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, i membri del Comitato Grandi Eventi e gli artisti Simona Molinari e Renzo Rubino.”
Successivamente a quanto descritto dalla nota del Comune, i Grillini Apriliani del Meetup si sono posti alcune domande:
“Perché la conferenza non si tiene nella Sala Manzù o nella Sala Consiliare, luoghi istituzionali sicuramente più adatti?
Se volevano trovare un’alternativa perché non prendere in considerazione una scuola, rendendo partecipi, così, anche i ragazzi,”target” naturale degli artisti chiamati ad esibirsi all’evento?”
Inoltre: “La scelta de “Il Pidocchietto” su quali presupposti si è basata?”
La valutazione dei Grillini Apriliani ed in particolare di Biagio Capasso, è capire se è stata valutata qualche altra attività commerciale per la conferenza oppure se è stata una scelta univoca; e se tuttavia l’Amministrazione potrebbe aver sostenuto delle spese extra al riguardo.
Un’altra valutazione, forse la più incombente e spinosa, è capire se ci potrebbero essere dei “conflitti d’interesse” tra appartenenti all’Amministrazione Comunale e l’attività commerciale “Il Pidocchietto.”
Nel rispetto del lavoro di tutti e di quanto viene fatto per questa città da parte dell’Amministrazione, queste domande sono d’obbligo – sostengono i Grillini Apriliani – per capire e fare le opportune valutazioni in merito. Attende quindi risposte il Movimento da parte del palazzo comunale, ma nel frattempo, augura a tutti un Buon San Michele.
Melania Orazi