Con una lettera si sensibilizzano gli organi di stato ad intervenire per scongiurare definitivamente la costruzione
Dopo l’intervento del Segretario Locale del Si.P.Pe. (Sindacato di Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda, durante la manifestazione di sabato scorso nell’area antistante il carcere di Velletri, in collaborazione con il Segretario Generale Alessandro De Pasquale, ha valutato l’importanza di scrivere una lettera al Sotto Segretario di Stato l’On. Enrico Costa e a tutti i vertici dell’amministrazione penitenziaria. Nella nota scritta il sindacato sopracitato informa le autorità competenti che l’impianto di stoccaggio con tecnologia TMB (Trattamento Meccanico Biologico) ed annessa discarica – che si presume verrà installato vicino la casa circondariale – potrebbe condizionare e peggiorare la vivibilità dei detenuti, dei militari e dei civili che vi lavorano, si parla di circa 1000 persone.
“Praticamente i forti odori che tale stabilimento probabilmente diffonderà – ci spiega Carmine Olanda -, potrebbero incidere sulla sicurezza stessa del carcere dando vita a moti rivoluzionari e di protesta, quindi onde evitare l’inasprirsi di tale situazione, il Si.P.Pe. chiede sostegno e protezione agli organi di Stato e li esorta ad intervenire al fine di scongiurare la costruzione di questo “ecomostro”. Qualora l’impianto dovesse sorgere ed essere attivo, i miasmi provenienti dallo stesso potrebbero modificare le capacità olfattive di chi vive nei pressi, ossia renderebbe difficile percepire gli odori. La discarica dista dal carcere di Velletri circa 300 mt e sarebbe impossibile convivere e sopravvivere, in virtù anche dei danni che si potrebbero registrare per l’agricoltura, i vigneti circostanti e in particolar modo l’inquinamento delle falde acquifere. Con l’invio di questa lettera tentiamo di sensibilizzare il Governo e l’organo preposto ad intervenire con celerità”.
Melania Orazi