Al Meucci la prima classe digitale

Gli studenti della Prima X ad indirizzo linguistico usano il tablet al posto dei libri di testo cartacei

Addio libri di testo cartacei, al Liceo Meucci di Aprilia gli studenti della PrimaX usano il tablet.
Lo strumento elettronico più moderno è connesso ad una lavagna elettronica per studiare e grazie ad una piattaforma e-learning, i professori sono costantemente a disposizione degli alunni per qualsiasi tipo di aiuto. L’investimento per il tablet è a cura di ogni singolo genitore, ma il Ministero dell’istruzione è in ritardo con la fornitura della lavagna elettronica, dando la disponibilità di un solo pezzo per ogni istituto.
Per la nuova generazione di internauti è “normale e bello” utilizzare il tablet, ma la scuola moderna – spiega il preside Antonio Ferrone – deve insegnare agli studenti le enormi potenzialità che questi strumenti hanno al fine di educarli al loro uso, perché troppo spesso i ragazzi diventano fruitori passivi di applicazioni, di social network. L’istituto Meucci sembra aver abolito anche la carta per le circolari interne; per non tralasciare nulla di “moderno”, il preside incentiva gli studenti all’uso della bicicletta per andare a scuola, conseguendo crediti formativi.

tablet in classe

Il Ministero finanzia il wifi e le lavagne elettroniche, ma – commenta il dirigente scolastico Antonio Ferrone – le risorse per consentire l’avvio del progetto “Classi Digitali” sono state anticipate dall’istituto mentre i genitori hanno acquistato i tablet ed e-book per i propri figli: il resto del materiale scolastico viene elargito dai professori stessi. Grazie a questa collaborazione – spiega il preside – il Meucci è riuscita a formare la prima classe digitale ad indirizzo linguistico, con l’obiettivo di avere il prossimo anno almeno quattro classi digitali.
Il percorso che ha intrapreso il Meucci è basato al superamento del linguaggio verbale come unico mezzo di insegnamento – racconta la professoressa Elisa Mariottini – privilegiando l’approccio multimediale e multi-modale. Gli studenti utilizzano le app scelte dai docenti per studiare, condividono appunti con i compagni di banco, dando loro la facoltà di rimanere sempre in contatto con i professori; gli stessi quindi sono educati ad avere una maggiore consapevolezza dello strumento per afferrare le future opportunità di lavoro e studio.

Melania Orazi

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