Inizia la nuova stagione invernale, portando con se i primi freddi ma anche l’influenza. Gli esperti tranquillizzano:”il suo impatto e la sua incidenza saranno lievi, inoltre sarà molto simile all’influenza della stagione passata“. Ma questo non deve fare abbassare la guardia, anzi!
La trasmissione del virus dell’influenza può verificarsi per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Quindi, il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) raccomanda le seguenti azioni:
-lavarsi le mani, specie dopo aver espulso secrezioni dal naso o dalla bocca. In mancanza di acqua utilizzare gel alcolici disinfettanti ad hoc;
-coprirsi il naso e la bocca quando si sente arrivare lo starnuto o il colpo di tosse;
-utilizzare mascherine, specie se si è ancora in stato influenzale o in convalescenza, quando ci si trova in ambienti pubblici più delicati, come quelli sanitari (ospedali, ambulatori, studi medici);
-restare riparati, in casa e a letto soprattutto nelle fasi iniziali delle malattie respiratorie e febbrili
I casi severi di influenza possono essere causati direttamente dai virus influenzali o da sovra-infezioni batteriche o virali che si verificano dopo che il virus influenzale ha procurato danni a livello delle basse vie respiratorie.
I casi severi e le complicanze dell’influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio, quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte. Quindi il vaccino sarà gratuito per gli over 65, per bambini e adulti malati cronici, per le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, per i medici e personale sanitario o per gli addetti a servizi di pubblica utilità, per i lavoratori a contatto con animali (possibile fonte di infezione) ed infine per i familiari e i contatti di soggetti ad alto rischio. Non si ritiene, invece, necessario promuovere programmi di offerta attiva gratuita del vaccino influenzale stagionale ai bambini che non presentino fattori individuali di rischio. “Ciò non significa – precisa la circolare ministeriale – che vi siano controindicazioni alla vaccinazione dei bambini ‘sani’ di età superiore ai 6 mesi, qualora il loro pediatra lo consigliasse”.
Assia Manfredino