Omicidio Del Prete: l’imputato viene trovato impiccato in carcere prima del processo

Gianpiero Miglietta 38enne di Aprilia soffriva di problemi di mobilità al braccio e alla mano, la famiglia non crede al suicidio

Trovato impiccato nel bagno della sua cella Gianpiero Miglietta, il 38enne di Aprilia, imputato dell’omicidio di Vincenzo del Prete, avvenuto a Terracina nel 2013.
L’uomo è stato trovato morto nel pomeriggio di giovedì 16 ottobre, per gli inquirenti si tratta di suicidio. Il fatale gesto è avvenuto dopo che l’imputato aveva ricevuto dalla compagna una lettera di addio dove gli diceva che lo voleva lasciare. La stessa è stata poi sequestrata insieme ad altri documenti ricevuti da Miglietti durante la sua detenzione nel carcere di Latina.
Il 38enne di Aprilia aveva dei seri problemi di mobilità al braccio e alla mano destra, per questo i familiari vogliono fare chiarezza sull’accaduto. Miglietta più volte avrebbe manifestato al volontà di uccidersi. Lo stesso aveva detto ad alcuni parenti che l’avrebbe fatta finita avvelenandosi, quindi ora l’impiccagione – a detta dell’avvocato difensore della famiglia Miglietta – risulterebbe un fatto pertanto strano. E’ stato aperto un fascicolo d’inchiesta sulla morte del 38enne di Aprilia e lunedì verrà effettuata l’autopsia che potrebbe chiarire i fatti.

carcere di latina

La lettera. La compagna di Miglietta, insieme a sua sorella, avrebbero avuto un ruolo chiave nel coinvolgimento dell’imputato apriliano nell’omicidio di Del Prete. Infatti l’auto sospetta appostata fuori l’abitazione dove Del Prete è stato ucciso, è stata notata dai vicini, che preoccupati hanno trascritto il numero di targa. La Squadra Mobile di Latina, arrivò proprio a Miglietta seguendo la pista della targa. L’auto era della sorella della compagna di Miglietta, con la quale in passato aveva avuto una bambina. Le due sorelle sono state ascoltate a lungo prima dell’arresto del 38enne apriliano. Il presunto suicidio potrebbe aprire a nuovi sviluppi del caso e fare luce su alcuni punti ancora oscuri.

Gianpiero Miglietta era imputato insieme a Tommy Maida anche lui di Aprilia, per i quali la Corte D’Assise aveva disposto il rito immediato per il 21 ottobre, considerati gli esecutori materiali del delitto; mentre Marino Cesaroli di San Felice Circeo e Roberto Bandiziol di Latina, ritenuti invece i mandanti. In questa breve lista manca Cataldo Patruno, anche lui di Aprilia, sul quale il Gip ancora non ha deciso nulla.

Melania Orazi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *