Affitti a canone concordato

L’Amministrazione Comunale approva l’accordo territoriale. L’ass. Mastrofini: “Riteniamo di aver sottoscritto un buon accordo, che gioverà alle famiglie in difficoltà e soprattutto mitigherà il fenomeno dell’affitto a nero”

Sarà sottoscritto dal Sindaco Antonio Terra e dalle principali associazioni di categoria interessate il Protocollo d’Intesa che sancisce l’accordo territoriale sul cosiddetto canone di affitto concordato. Questa opzione (evoluzione dell’equo canone) per affittare unità immobiliari con contratti di locazione a prezzi calmierati, è stata prevista in sede di approvazione del bilancio comunale la scorsa primavera, rimandando ad un accordo territoriale a cui l’Amministrazione Comunale è arrivata dopo un confronto con le maggiori organizzazioni di proprietari ed inquilini di Aprilia.

L’atto amministrativo di riferimento è la Deliberazione di Giunta Comunale n. 301 del 17 ottobre 2014.

L’Amministrazione Comunale ha provveduto ad individuare un’aliquota specifica per quanto attiene alla tassazione territoriale degli immobili rivolta ai proprietari che procedono a locare sia mediante contratto residenziale ordinario sia con contratto che tenga conto delle previsioni stabilite nell’accordo territoriale stesso.

Comune di Aprilia

“Nel regolamento Tasi varato qualche mese fa – ha spiegato l’Assessore alle Finanze Roberto Mastrofini – il canone concordato era già previsto, ma per la sua adozione si rimandava ad una necessaria intesa con le categorie interessate. Riteniamo di aver sottoscritto un buon accordo, che gioverà alle famiglie in difficoltà e soprattutto mitigherà il fenomeno dell’affitto a nero. Forti di questa esperienza diretta in particolare alle residenze private, l’Amministrazione sta lavorando ora per arrivare ad un accordo analogo in favore della locazione degli esercizi commerciali e dei siti per la produzione artigianale”.

Per l’applicazione del canone concordato, il territorio comunale è stato analizzato per le sue caratteristiche storiche, morfologiche e di mercato, e quindi suddiviso in quattro zone omogenee, dal centro alla periferia. In ciascuna delle quattro zone, gli immobili ivi ubicati vengono suddivisi in tre subfasce, nelle quali vengono fissati i valori minimi e massimi che determinano i parametri per la determinazione del canone d’affitto.

Assia Manfredino

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