ARTETERAPIA PER BAMBINI E NON SOLO
La comunicazione non verbale e la creatività alla base della terapia
L’ Arte Terapia è un intervento di aiuto e di sostegno alla persona, a mediazione non verbale, che utilizza i materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, nell’interazione tra operatore e paziente.
Essa è nata negli anni quaranta nei paesi anglosassoni da cui si è via via sviluppata nel resto del mondo, anche se in molti paesi, come purtroppo in Italia, non è stata ancora riconosciuta dallo Stato come professione, cosa che sta rallentando parecchio la crescita scientifica e culturale di tutto il movimento.
l’approccio psicodinamico all’arte terapia, si fonda sull’integrazione tra l’esperienza della dimensione sensoriale e quella simbolica e sul presupposto che tanto il prodotto artistico quanto il processo creativo siano contenitori e organizzatori di affetti, attraverso i quali è possibile affrontare situazioni difficili e momenti di cambiamento.
E’ più difficile parlare delle nostre emozioni mentre è più semplice esprimerle attraverso segni, colori, scarabocchi, immagini che vanno però a costruire delle rappresentazioni simboliche che ci appartengono e che danno l’indicazione su dove noi veramente siamo, peraltro come nella dimensione onirica, nei nostri sogni. Un bimbo disegna quel che lui è, il più delle volte senza essere consapevole di essere quella cosa lì che mette sulla carta, disegna ciò che lui sente di essere e soprattutto nelle situazioni di patologie psichiche gravi le persone rappresentano quel che sentono e che non riescono a comunicare perché non lo comprendono.
Lavorare con le immagini, rappresentare delle immagini su un foglio e su una tela significa configurare, significa costruire delle configurazioni che sono delle forme che occupano uno spazio fisico e concreto, anche parlare concerne una configurazione: parlare è dare una forma grammaticale e sintattica ai nostri sensi e alle nostre idee. Scarabocchiare, strimpellare, udire un suono ed emozionarsi, implicano l’attivazione dei processi primari dell’individuo che sono primari e primitivi, riguardano i nostri sensi: caldo/freddo,buono/cattivo,bello/brutto etc . Anche le parole proferite dai bimbi piccoli sono parole che sono un impasto di suoni, sono parole onomatopeiche che rappresentano i suoni e le sensazioni che il bambino percepisce verso il mondo circostante, è una lingua che J.Lacan in un gioco di parole chiama lalangue, lalingua tutto attaccato, dove tutto attaccato significa che non c’è separazione tra l’articolo e il sostantivo e cioè che non c’è separazione tra l’articolo determinativo e l’oggetto, siamo ancora in un grande insieme autoerotico.
L’intervento si svolge attraverso un momento attivo, in cui la persona è protagonista di quanto avviene: il paziente esprime contenuti personali, che possono essere ricordi, sensazioni, sogni, desideri, emozioni, con il dipingere, il disegnare e il modellare. Questo percorso avviene in un luogo protetto dove l’arte terapeuta prepara i materiali e l’ambiente in modo da creare un clima di rilassamento e tranquillità. In questo intervento è importante la relazione con l’arte terapeuta che crea il contesto relazionale adatto perché il paziente senta di potersi fidare e inizi il percorso espressivo. L’arte terapeuta non dà temi precisi, ma delle suggestioni.
L’arte terapia non riguarda esclusivamente i bambini,ma si rivolge a chiunque ha il desiderio o la necessità di prendere contatto e/o di trasformare aspetti di sé, utilizzando i canali comunicativi propri dell’arte, i quali trascendono gli aspetti propriamente razionali dell’esperienza e privilegiano la dimensione immaginativa e del sentire.
Cristina Farina
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